Il trapper accoltellato. Una perizia accerterà la volontà di uccidere

L'udienza interlocutoria davanti al gup Moreschi riguarda il tentato omicidio di Simba La Rue, trapper accoltellato a Treviolo. Quattro imputati coinvolti, con Benskar che ha chiesto di patteggiare. La perizia medico-legale potrebbe influenzare l'accusa.

Quella di ieri davanti al gup Moreschi è stata un’udienza interlocutoria. L’episodio è quello del tentato omicidio di Simba La Rue, il trapper ventunenne italo-tunisino accoltellato a Treviolo il 16 giugno 2022. Mandante di quell’aggressione è ritenuta la sua ex, Barbara Boscali, 33 anni, indagata. Quella sera rientravano dopo una serata insieme. La sua versione è che volesse “solo“ dare una lezione a Simba perché lui la maltrattava, non pensava che sarebbero spuntati i coltelli. Per quella vicenda sono quattro gli imputati: Moamad Amagour, 25 anni, residente nel Padovano, ai domiciliari, difeso dall’avvocato Cinquepalmi; fratello di Baby Touché, trapper rivale di Simba la Rue; Samir Benskar, 21 anni, anche lui del Padovano e ai domiciliari, assistito dall’avvocato Rocco Lombardo, è accusato di concorso morale (come Boscali) del tentato omicidio. Gli altri due sono Youness Fouad, originario del Marocco, 31 anni, detenuto, difeso dall’avvocato Alessandro Rossini, e il milanese Francesco Menghetti, 25 anni, assistito dall’avvocato Andrea Tomaselli, ritenuto partecipe dell’aggressione. Di questi solo Benskar, che ha collaborato, ha chiesto di patteggiare, mentre gli altri tre hanno optato per l’abbreviato condizionato a una perizia medico-legale. Lo scopo è verificare le conseguenze delle coltellate subite da La Rue e, nelle intenzioni degli avvocati, chiedere che l’accusa di tentato omicidio venga derubricata in lesioni. Nel caso di Benskar la pena potrebbe diminuire (ora ha concordato un patteggiamento a 5 anni). Per questo il gup Moreschi ha conferito l’incarico al medico legale Chen Yao, di Pavia. F.D.