Il docente porta “Chicchi di felicità”

Uno dei suoi alunni lo ha definito pochi giorni fa un "dispensatore di sogni", definizione che Angiolino Tomasi, podista estremo e preparatore atletico, si sente cucito addosso. Nel 2022 il sogno di poter unire la sua passione per la natura e l’alpinismo con la volontà di lasciare sul suo percorso tracce di gratitudine lo ha portato a sfiorare gli 8163 metri del Manaslu in Nepal.

La salita si è dovuta fermare a poco meno di 7mila metri, poiché il Governo Nepalese ha sospeso tutte le spedizioni a causa delle valanghe che, nelle settimane precedenti avevano provocato decine di morti. "Eravamo 960, in 4 ore ci hanno evacuati tutti a 6930 metri di altitudine – racconta Tomasi – mentre ci allontanavamo con l’elicottero, abbiamo visto una valanga atterrata proprio sul campo base. L’ho vissuta come se, in qualche modo, la montagna avesse detto che era il momento che ce ne andassimo". Il raggiungimento della vetta, tuttavia, era solo l’ultima tappa di un viaggio ben più profondo, legato al suo personale mantra, ovvero "c’è altro nella vita": nel suo percorso, Tomasi ha portato aiuti in un villaggio in Nepal ed in una scuola in Pakistan. "Un’esperienza incredibile – racconta – due realtà diverse, ma in entrambi casi sono state emozioni incredibili". Ora il progetto “Chicchi di felicità” prosegue: a luglio Tomasi, che a Brescia insegna in una media ed in una superiore, tornerà in Pakistan per portare il suo aiuto alla scuola superiore di Kanday, in fase di realizzazione, che permetterà a molti bambini di poter studiare. Poi proseguirà alla volta del Nepal. Gli scatti del primo viaggio sono esposti, da ieri, presso Gialdini (via Triumplina). F.P.