Nel corso di una conferenza stampa il gruppo NIB ha presentato il progetto che ridisegna l’area sud della città, una vera e propria ’rivoluzione’ destinata ad ’allargare il centro cittadino’ verso la zona sud di Treviglio fino all’area della ex cava Vailata; insomma una Treviglio nuova grazie ai 10 milioni di euro destinati dalla Regione per l’ampliamento e consolidamento di TreviglioFiera e grazie al progetto di un gruppo di giovani architetti che ci ha lavorato un anno su mandato del Comune. Il progetto, "meglio un’analisi", afferma Mauro Piantelli, uno dei docenti del master, sorge sull’idea di "come connettere la città storica con la zona detta della mezzaluna, che noi chiamiamo la città delle connessioni e la città del lavoro". Chiarisce ancora: "Il sistema delle due piazze: quella della Fiera può essere periferica oppure centrale e urbana, a seconda di come la si guarda. Il tema in questo caso non è migliorare la periferia ma ampliare il centro".
Uno dei pilastri della ’operazione’ è lo sviluppo dei parcheggi e un’attenzione specifica da dedicare alla ex cava per ristrutturare e dare al paesaggio una nuova possibilità. L’idea è di ‘una piazza aperta’ 7 giorni su 7 e 24 ore al giorno con un edificio che si affianca a quello attuale della Fiera. Secondo Piantelli oggi TreviglioFiera "è un edificio precario, irrisolto, ma dalle grandi potenzialità". Non sarà solo un polo fieristico, ma un hub dei servizi, tra i quali potrebbe esserci un master dell’Università di Bergamo e la nuova sede del Distretto agricolo della Bassa Bergamasca, il più grande d’Italia. Il sindaco Juri Imeri nel ricordare che non ci sono logistiche nel territorio cittadino, sottolinea: "Piuttosto pensiamo servizi non solo trevigliesi, ma che vedano Treviglio al centro di un bacino di utenza". Amanzio Possenti