Grumello, imprenditore ucciso: l'auto venduta a 9mila euro innesco di lite e omicidio

Campa ucciso nel giorno del passaggio di proprietà dall’ex fidanzato della figlia. Gli amici del giovane fermato: negli ultimi tempi sempre in difficoltà coi soldi

Anselmo Campa (la vittima) e "Luca" El Maccaoui (il giovane fermato)

Anselmo Campa (la vittima) e "Luca" El Maccaoui (il giovane fermato)

Grumello del Monte (Bergamo) - ​Per gli amici è Luca Makka. A Grumello del Monte lo conoscevano bene Hamedi El Makkaoui, 22 anni, origini marocchine, in carcere con la pesante accusa di aver ucciso a martellate Anselmo Campa, 56 anni, nel suo appartamento di via Nembrini. Frequentava Grumello del Monte perché per un periodo è stato il ragazzo di Federica, 21 anni, la primogenita della vittima. La sua famiglia abita a Tagliuno, ed è ben radicata in questa zona della Valle Calepio: oltre a lui ci sono due sorelle e altri due fratelli.

Dopo gli studi all’istituto Serafino Riva di Sarnico, Hamedi ha iniziato a lavorare: per un periodo anche nella Ttg di Cologne (Brescia) di Anselmo Campa, poi ha cambiato, ma restando sempre in zona. Gli amici lo descrivono come "uno di compagnia, socievole, tranquillo", ma aggiungono anche che nell’ultimo periodo Luca era sembrato in difficoltà. Cattive frequentazioni? Sono le voci che girano. Addirittura qualcuno si è lasciato scappare che si era dato alle scommesse, gioco d’azzardo, accumulando debiti. Per far fronte alle perdite chiedeva prestiti, anche ai conoscenti. Anche Anselmo Campa lo ha sempre aiutato economicamente dandogli del denaro. "Spesso lo portava a pranzo qui al Circolino Arci, anche con sua figlia", ricordano gli amici dell’imprenditore. E risale al periodo (2017) in cui Federica faceva coppia con Hamedi il prestito della Renault Clio rossa che la vittima aveva comperato per la figlia. L’auto piace anche a Luca che cerca di acquistarla con piccoli versamenti. Rate per qualche migliaio di euro. Ma quando a fine marzo la storia d’amore con la figlia di Campa finisce, l’imprenditore la rivuole indietro. Aveva già trovato un acquirente, un amico del bar, e martedì, il giorno in cui è stato ucciso, doveva firmare il passaggio per novemila euro.

Con il passare delle ore il cerchio si è stretto attorno a Hamedi, nonostante abbia cercato di depistare gli investigatori mostrandosi affranto alla terribile notizia, andando a casa dell’ex moglie di Anselmo, Sara, per consolarla della grave perdita. E lo stesso ha fatto con Federica, appena rientrata dall’Egitto, dove si trovava in un villaggio turistico come animatrice. Ha persistito nella recita fino a quando, messo alle strette da numerose contraddizioni, ha confessato di aver litigato con Anselmo per via della Clio e che a un certo punto, fuori di sé, ha preso un martello e ha colpito alla testa l’imprenditore uccidendolo.