Bergamo, una statua per il campione Felice Gimondi

Il sindaco Gori: "Ha rappresentato i valori della nostra terra"

Felice Gimondi

Felice Gimondi

Bergamo, 20 agosto 2019 - La città di Bergamo è pronta a realizzare un monumento che celebri uno dei suoi più grandi campioni, forse il più grande di tutti. Lo ha annunciato lo stesso sindaco Giorgio Gori: "Un monumento per ricordare Felice Gimondi. È una buona idea, e m’impegnerò per realizzarla. Sono convinto che onorare Gimondi, per Bergamo, voglia dire di più che celebrarne la grandezza sportiva. Felice Gimondi ha rappresentato la migliore sintesi dei valori della nostra terra, quelli nei quali vogliamo ancora oggi ritrovarci e che desideriamo che i nostri figli facciano loro e tramandino. Tenacia, forza, onestà, fatica".

L'amministrazione ha iniziato a pensare alle modalità di realizzazione del monumento: "Mi piacerebbe - spiega Gori - lanciare un concorso per scegliere l’artista e il soggetto più adatti a rappresentarlo. Ma penso a un’opera semplice, che parli a tutti. E forse anche una sottoscrizione popolare per finanziarla. Abbiamo tempo per pensarci, oltre che ragionare su dove collocarla. Mi piace però anticipare questa volontà dell’amministrazione comunale di Bergamo alla vigilia del suo ultimo saluto. Che Felice sappia, mentre si allontana in bicicletta, che Bergamo lo ricorderà per sempre".

Per il grande campione di Sedrina quindi non solo il riconoscimento sportivo con la dedica a lui del prossimo Giro di Lombardia (che vinse due volte, nel 1966 e nel 1973), che scatterà proprio da Bergamo il 12 ottobre, e l’appello lanciato da più parti per un omaggio del Tour de France, ora anche il comune di Bergamo si muove per un riconoscimento “civile”, una testimonianza concreta e duratura di quanto Gimondi ha rappresentato, rappresenta, e rappresenterà per Bergamo.

Nel raccontare la sua idea di un monumento cittadino per il campione, Gori ricorda: "Da bambino non lo capivo, allora facevo il tifo per Eddy Merckx. Ai bambini piacciono i vincenti e Merckx , il “cannibale”, vinceva quasi sempre. È stato crescendo che ho imparato ad amare Gimondi, che ho poi conosciuto e trovato irresistibile nella sua semplicità e simpatia. Ho amato “a posteriori” le sue sconfitte almeno quanto le sue vittorie, forse di più. Perché è per le sconfitte, per i tanti secondi posti conquistati senza mai arrendersi, oltre che per i trionfi, che Felice Gimondi è diventato Gimondi, un simbolo che travalica la dimensione dello sport e abbraccia la vita".

L’idea del sindaco ha ricevuto una vero e proprio diluvio di consensi su Facebook. Tanto che qualcuno, da buon bergamasco, sta già pensando agli aspetti pratici del progetto. Ad iniziare da dove posizionare la statua. "Una possibile collocazione - scrive un cittadino rispondendo al sindaco sul social network - potrebbe essere tra il Sentierone e piazza Cavour (che sarà oggetto di un ridisegno a breve). È il luogo dove Felice vinse una tappa al Giro del 1976 (la sua terza maglia rosa), battendo in volata proprio Merckx".