
L’esterno della struttura
Bergamo - Da fonte di energia per l’industria tessile a centro civico socio-culturale. E’ la nuova funzione dell’ex centrale termoelettrica di via Daste e Spalenga, nel quartiere cittadino della Celadina, aperto quasi un secolo fa e chiuso negli anni Sessanta, da tempo diventato simbolo di degrado e abbandono. Ieri pomeriggio, alla presenza del sindaco Giorgio Gori, è stata inaugurata ufficialmente la nuova struttura che, dopo un intervento di riqualificazione costato 4,2 milioni di euro che ha riguardato i 3mila metri quadrati, si appresta ora a ospitare spazi per uffici, un’agorà con carroponte a vista, un bistrot e una sala cinematografica da 138 posti gestita dall’associazione Lab80, che verrà inaugurata domani con lo stesso film - “Nel corso del tempo” di Wim Wenders - che nel 1978 avviò la programmazione di Lab80 nel piccolo spazio di via Guglielmo d’Alzano, la prima sede. All’esterno un’arena e un ampio piazzale. Tutt’intorno il verde di parchi e giardini pubblici. Gli spazi ospiteranno eventi e festival organizzati da oltre una dozzina di associazioni culturali, musicali, di spettacolo, o come quelli, tra gli altri, della cooperativa Ruah che da anni si occupa dell’integrazione tra cittadini italiani e stranieri. Sarà possibile anche affittare spazi per meeting aziendali.
«Si tratta di un contenitore pubblico unico e senza precedenti per dimensioni e finalità della sua gestione, che abbiamo strappato all’incuria, al degrado e all’abbandono", ha sottolineato ieri pomeriggio il sindaco Giorgio Gori. "E’ un intervento – ha invece spiegato l’assessore comunale alla Riqualificazione urbana, Francesco Valesini – capace di mettere insieme in modo integrato oltre una dozzina di diverse realtà che operano nel sociale, nella promozione e produzione culturale". Sabato sera, alle 19, è invece in programma l’intitolazione della piazza antistante l’ex centrale termoelettrica a Fabrizio De André. Sarà presente la vedova del cantautore genovese, Dori Ghezzi.