Treviglio, maxi eredità di 6 milioni per il Comune: "Fate case per invalidi"

Sorpresa: il testamento dell’88enne Carla Giuliani che ha lasciato l'importante cifra al municipio

Il sindaco Imeri e l'assessore Zoccoli Prandina

Il sindaco Imeri e l'assessore Zoccoli Prandina

Treviglio (Bergamo), 5 dicembre 2019 - Amabile , generosa, con un debole per gli abiti a fiori. Chi la conosceva descrive così Carla Giuliani, la donna scomparsa a 88 anni che ha lasciato una maxi eredità al Comune di Treviglio: sei milioni «per costruire case per le persone invalide», altri 50mila alla chiesa di San Francesco «per messe perpetue». Questo il contenuto del suo testamento, aperto nei giorni scorsi dal notaio Stefano Finardi in seguito alla morte della donna, molto conosciuta in paese per la storica “Drogheria del Gambù“ aperta negli anni Venti ed ereditata dal padre Achille, un’autorità del commercio trevigliese, da tutti conosciuto come “ol Gambù” per via di una menomazione alla gamba, e chiusa il 19 maggio 1970.

La signora Giuliani, dopo un breve soggiorno ad Azzano San Paolo, era tornata nella sua Treviglio. Viveva al sesto piano di Palazzo Pergreffi. Non aveva eredi diretti (il marito Alberto Caffetti, imprenditore ed ex agente di polizia stradale, è morto nel giugno 2011), ma un patrimonio molto importante, che finirà in gran parte nelle casse del Comune della Bassa. Con un vincolo preciso: il lascito servirà per costruire case per invalidi in via Gera d’Adda, sui terreni di proprietà della donna.

Il sindaco di Treviglio, Juri Imeri, non commenta le indiscrezioni sul valore del lascito «perché non ho alcun elemento. Martedì è pervenuta la comunicazione dal notaio relativa al testamento – spiega –. Gli importi non sono noti, ma sarà lungo l’iter burocratico». Poi precisa: «Per chi ha già mandato richieste di contributi e altro, qualsiasi sia l’importo avrà come unica destinazione quella espressa dalla signora. Il Comune non è più ricco. Certo ha la possibilità di lavorare a un ulteriore progetto solidale». Il vicesindaco Giuseppina Prandina assicura: «Dedicheremo a Carla Giuliani una via o un parco».