Ecco Armellini e Ponti: : "90 km sotto la pioggia mai fatta tanta fatica"

La Vasaloppet, gara di sci di fondo svedese, ha visto il norvegese Torleif Syrstad trionfare in condizioni meteorologiche estreme. Miglior italiano, Dietmar Nöckler, seguito da Mattia Armellini. Giacomo Ponti, al debutto, ha lottato ma migliorato nel corso della gara.

Ecco Armellini e Ponti: : "90 km sotto la pioggia mai fatta tanta fatica"

Ecco Armellini e Ponti: : "90 km sotto la pioggia mai fatta tanta fatica"

Partecipare è un conto, arrivare nella classifica che conta è tutta un’altra cosa. La Vasaloppet è il sogno di ogni fondista, ben 60.000 quest’anno a festeggiare i 100 anni della gara svedese nelle varie attività agonistiche e 15.800 partenti alla 90 km di ieri. I mitici 90 km in classico, stavolta sotto una leggera pioggia e condizioni della neve non certo ottime, sono stati vinti dal norvegese Torleif Syrstad. Condizioni epiche per la ’’madre di tutte le granfondo’’ con situazioni meteo di altri tempi. Pioggia, temperatura +2°, nebbia e neve in condizioni pessime.

Miglior italiano, e migliore non scandinavo, l’altoatesino del Team Robinson Trentino Dietmar Nöckler, ma poi il secondo italiano (e non specialista delle lunghe distanze) è il poliziotto valtellinese Mattia Armellini, buon 53°. "E’ stata la gara più dura che io abbia mai fatto - ha detto - soprattutto per le condizioni del tempo. Pioveva con neve molliccia, nei primi 10 km ero già fradicio e l’idea di farne altri 80 così mi preoccupava. Diciamo che non è stato proprio piacevole, comunque la Vasaloppet è una gran gara, girarsi in partenza e vedere tutte quelle persone che partono insieme alle 8 in punto è stato molto emozionante".

In gara (106°) anche il giovane livignasco Giacomo Ponti, del Team Robinson Trentino anche lui ma del gruppo Talent. Ha 21 anni ed era alla sua prima Vasaloppet: "E’ stata molto dura perché all’inizio ho faticato molto a stare col primo gruppo, infatti l’ho perso fin da subito, però dopo il trentesimo chilometro ho iniziato a migliorare e a stare un po’ meglio fisicamente". Paolo Croce