Detenuto s’arrampica sul tetto e protesta al Bassone

Detenuto serbo protesta sul tetto del carcere Bassone chiedendo di parlare con un magistrato e il trasferimento in un'altra struttura penitenziaria. La protesta continua senza risultati.

Un intero pomeriggio passato sul tetto del carcere Bassone. L’impresa, che in serata era ancora in corso, è stata compiuta ieri da un detenuto di origine serba, che verso le 15, mentre si trovava nel cortile per l’ora d’aria, è riuscito a salire lungo i pluviali e raggiungere la sommità di uno degli edifici del carcere. A quel punto ha iniziato una incomprensibile protesta, durante la quale ha dapprima chiesto di poter parlare con il magistrato, per poi passare a cercare di ottenere il trasferimento in un’altra struttura penitenziaria. Di fatto, non si è capito quale fosse la sua reale richiesta. Dopo un primo tentativo di trattativa portato avanti dal garante per i detenuti, senza ottenere risultati, al Bassone sono arrivati i vigili del fuoco con il carrello elevatore, il 118 in via precauzionale e il Magistrato di Sorveglianza di Varese. La protesta è proseguita per ore, fino a tarda serata, senza trovare un dialogo. L’uomo, già trasferito a Como da un altro carcere, dove pare avesse creato problemi, è sfuggito al controllo mentre si trovava in un cortile interno, corrispondente alla sua sezione detentiva: aggrappandosi alle grondaie e alle inferriate di alcune finestre, è riuscito a salire fin sul tetto, dove si è seduto e da lì non si è più mosso continuando a cambiare richieste ai tentativi di mediazione e di convincerlo a scendere.

Pa.Pi.