
L’ospedale degli Alpini verrà usato sulla base delle sofferenze degli altri presìdi
Bergamo, 25 ottobre 2020 - L’allarme Covid si fa ogni giorno sempre più pressante, anche se la Bergamasca, almeno per ora, sembra tenere. Per fronteggiare l’emergenza, è però pronto a tornare operativo l’ospedale da campo allestito nei padiglioni della Fiera di Bergamo, in via Lunga, la struttura che è stata realizzata in tempi rapidi nel pieno della prima ondata e che in tempi rapidi è pronta a rientrare in funzione. Nei giorni scorsi i tecnici dell’ospedale Papa Giovanni XXIII hanno effettuato un sopralluogo a quello che di fatto è un presidio medico avanzato dell’Asst. "I nostri tecnici - spiega Maria Beatrice Stasi, direttore generale dell’Asst Papa Giovanni - si sono recati alla Fiera per il sopralluogo conseguente alla delibera regionale di giovedì. Ci siamo attivati in poche ore per avviare la riconversione. È stata quindi chiusa l’attività di follow up che era ospitata sempre alla Fiera, e le rimanenti attività, comunque residuali, sono spostate qui in ospedale".
All’ospedale da campo della Fiera funzioneranno 4 moduli da 12 posti letto. Queste nuove disponibilità saranno occupate in base allo stato di saturazione dei reparti di terapia intensiva Covid degli ospedali. La riattivazione di questi posti letto, in realtà, non è immediata, ma graduale, a seconda dell’andamento della pressione ospedaliera regionale. Comunque in grado di essere approntata con tempi brevissimi. In Fiera resteranno anche gli spazi per i tamponi e per le vaccinazioni della campagna antinfluenzale, per i quali è stata predisposta un’apposita area protetta e pulita. L’ospedale Papa Giovanni XXIII, intanto, oltre ad essere stato confermato hub Covid dal Pirellone, è attivo per tutta la regione per le reti tempo dipendenti, le attività cioè legate ad ictus, traumi, infarti e cardiochirurgia.
Sottolinea Maria Beatrice Stasi: "È un contributo importante che diamo a tutto il territorio, alleggerendo le aree più toccate. La situazione che stiamo vivendo è di equilibrio, pur in evoluzione, in cui garantiamo le alte specialità supportando gli ospedali dove la pressione è maggiore. Il dato dei malati Covid è in crescita, anche se i numeri appaiono contenuti rispetto a marzo e aprile, quando abbiamo raggiunto 550 malati Covid con 110 ricoverati in terapia intensiva. Per un paio di mesi abbiamo avuto un numero costante di pazienti positivi attorno alle 20 unità. Dal 15 ottobre a oggi, siamo arrivati a 55". La situazione è in evoluzione, come ovunque. "In questo momento al pronto soccorso abbiamo due persone da ricoverare per Covid e quattro in attesa di tampone - conclude Stasi -. Cominciamo anche a vedere casi che arrivano da altre province".