LUCA CALO'
Cronaca

Coronavirus, San Giovanni fa da sé: screening a tutti gli abitanti

Il sindaco: "Sono volontari ma ci aspettiamo un’adesione molto alta"

Il sindaco Marco Milesi, primo a destra, in municipio

San Giovanni Bianco (Bergamo), 23 aprile 2020 - È un piccolo comune della Valbrembana a fare il primo passo concreto sui test sieroologici in provincia di Bergamo. La giunta comunale di San Giovanni Bianco, poco più di 5mila abitanti e un incremento di oltre il 200% dei decessi tra marzo 2019 e marzo 2020, ha deliberato ieri l’avvio di uno screening generale gratuito sulla popolazione, da effettuarsi su base volontaria.

"Siamo i primi in provincia di Bergamo – dice il sindaco, Marco Milesi ( nella foto ) – e forse i secondi in Lombardia dopo Cuvio e Cocquio Trevisago, in provincia di Varese, a prendere una decisione del genere. D’altronde non possiamo più aspettare, abbiamo bisogno di conoscere la reale diffusione del contagio, sia come importante fattore conoscitivo e di ricerca su quanto è successo, sia per attuare, in accordo con le autorità competenti e con la collaborazione della Regione Lombardia e del Consiglio dei Ministri, una fase successiva a quella di mero contenimento del contagio".

A testimonianza che a San Giovanni Bianco fanno sul serio, sono stati stanziati anche i soldi necessari per l’acquisto dei test: 120mila euro reperiti grazie a una donazione dell’azienda Simapack. «Noi siamo pronti, aspettiamo che le autorità competenti ci indichino quali test acquistare – riprende il sindaco Milesi - . La popolazione non sarà obbligata. Il test sarà effettuato su base volontaria anche se ci aspettiamo un’adesione molto alta. Contiamo poi di poter testare anche chi viene a San Giovanni per lavoro, in modo da favorire la ripresa delle attività produttive". Quanto ai tempi, sindaco e assessori hanno fissato una dead line al 4 maggio per l’inizio dei test, per poi concludere entro un mese.