
Sara e Samir - 37 anni lei, 28 lui, residenti ad Alzano Lombardo
Bergamo, 8 marzo 2020 - Sono rimasti col fiato sospeso fino all’ultimo. Ma quella di Sara e Samir - 37 anni lei, 28 lui, residenti ad Alzano Lombardo - non era la solita ansia che prende gli sposi la vigilia del proprio matrimonio, tra mille preparativi e possibili imprevisti da gestire. Il loro pensiero fisso era un altro: capire le decisioni del Governo sulla zona rossa per i territori della media bassa Valle Seriana, nel nord-est della provincia di Bergamo, laddove il virus sembra più forte e non ne vuol sapere di rallentare la sua corsa.
"Abbiamo passato la giornata in attesa di notizie, gettando uno sguardo ai social network, ascoltando la radio o i telegiornali" racconta Sara, operatrice sanitaria in una casa di riposo in città. Porta un esempio: "Se la zona rossa fosse stata dichiarata ieri, i testimoni di nozze non avrebbero nemmeno potuto prender parte alla cerimonia". E forse sarebbe andata proprio così, visto che le persone che hanno scelto non abitano in quella porzione di provincia, al momento tra le più colpite dal Coronavirus.
«A quel punto – spiega Sara - avremmo dovuto improvvisare due sostituti, forse tra i funzionari comunali". Già, perché la stessa indecisione riguardava anche gran parte degli invitati. Pochi, pochissimi a dire il vero. Una decina al massimo, fotografo compreso, proprio per evitare quegli assembramenti di persone sconsigliati dalle autorità. Una situazione piuttosto insolita per quello che dovrebbe essere uno dei giorni più felici per una coppia. Ma poco importa, perché alla fine Sara e Samir hanno deciso di sposarsi lo stesso. "Lo avevamo programmato da tempo e non volevamo rinunciare - sottolinea la sposa -. Certo, questo giorno lo immaginavo diverso. Rinunciare a tanti parenti e amici – ammette - non era esattamente quel che avevo in mente, ma in un momento come questo entrambi desideravamo che fosse il nostro amore a prevalere, non la paura". Insomma, un matrimonio che s’ha da fare. Non ci sono virus o zona rossa che tengano. A celebrarlo con rito civile Giovanna Zanchi, consigliere ad Alzano: "Il matrimonio non è mai stato in dubbio – commenta -. Certo gli sposi hanno dovuto fare i conti con un bel po’ di problemi". Anche a livello pratico: dopo il “sì“ qualche foto e un ricevimento per pochi.