Coronavirus, ordine medici di Bergamo: indagine per capire numeri "reali" dei contagi

Secondo i professionisti orobici: la prevalenza e l'incidenza della patologia" sono "largamente sottostimate per i noti motivi, in primis la mancanza di esecuzione di test a tappeto"

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Bergamo, 29 marzo 2020 - L'Ordine dei medici della provincia di Bergamo, zona messa in ginocchio dalla diffusione di Covid-19, ha deciso di provare a calcolare i numeri 'reali' dell'emergenza. Per farlo i medici hanno deciso di effettuare una "breve" e rapida "indagine" per "stimare la reale frequenza della patologia da Covid-19 in ambito territoriale", dato che "la prevalenza e l'incidenza della patologia" sono "largamente sottostimate per i noti motivi, in primis la mancanza di esecuzione di test a tappeto". Si tratta di un'indagine, si legge nella "proposta" allegata alla newsletter dei medici di Bergamo, "che deve avere il dono della rapidità, dunque un rapido sondaggio; anche a scapito di una leggera imprecisione delle stime (d'altra parte le stime attuali sono largamente insufficienti!)".

Viene richiesto, si spiega ancora, "a un gruppo di Medici di Medicina Generale (ben assortiti per distribuzione geografica) di fornire il numero di soggetti affetti da Covid-19 sulla base del riscontro clinico" per avere "un dato di prevalenza, dunque 'quanti pazienti hanno in corso o hanno superato l'infezione Covid' (compresi i deceduti)". Per la diagnosi "è richiesto un criterio clinico, come la presenza di almeno tre" dei sintomi tipici del Coronavirus, "con o senza riscontri di diagnostica per immagini, anche senza l'esito di eventuale tampone eseguito". Ed è indicato il nome di un epidemiologo a cui i medici di base dovranno inviare i dati, compilando un tabella.