Coronavirus, il sindaco Gori: "A Bergamo molte persone muoiono in casa"

Per il primo cittadino, "la città è al limite" e "la situazione è molto critica sul fronte sanitario"

Giorgio Gori

Giorgio Gori

Bergamo, 17 marzo 2020 - Emergenza coronavirus, la provincia di Bergamo è tra le zone più colpite. Ieri, però, si è registrato un aumento inferiore rispetto alle altre province: 3.760 casi, con un incremento di 344 pazienti. Il sindaco del capoluogo, Giorgio Gori, è molto preoccupato. 

I dati sugli effetti del Coronavirus "purtroppo non dicono che molte persone stanno morendo nelle loro case" e che proprio per questo "non vengono censite", ha detto il primo cittadino spiegando dai microfoni si SkyTg24 che "a molte persone risultate positive al tampone ma che non hanno gravi problemi respiratori si chiede solo di restare a casa" e queste "non rientrano nelle statistiche".

Per Gori, "la città è al limite" e "la situazione è molto critica sul fronte sanitario". Fortunatamente, ha aggiunto, la popolazione "si è mobilitata in difesa dei suoi cittadini più deboli". Lo dimostra l'esempio dei "500 volontari" che "ieri si sono recati a consegnare farmaci alle persone anziane che vivono da sole". Ma a Bergamo, ha detto ancora Gori, è stata anche lanciata la campagna "Facciamo due chiacchiere", che prevede di "dedicare parte del tempo a nostra disposizione per una telefonata a una persona anziana".