
I carabinieri hanno effettuato controlli a tappeto
Bergamo, 9 febbraio 2020 - Una lista "nera" con tutti clienti abituali di compro oro, con alle spalle precedenti e condanne definitive per reati contro il patrimonio o la persona (furti, scippi, rapine). È quella stilata dai carabinieri della Compagnia di Bergamo che venerdì hanno effettuato un servizio straordinario che ha riguardato 14 attività presenti sul territorio.
L’obiettivo era verificare il rispetto della nuova regolamentazione che impone vari obblighi ai titolari degli esercizi. Nel corso delle operazioni, i militari hanno riscontrato che negli ultimi mesi sei negozi hanno chiuso, mentre quelli ancora aperti hanno fornito 4.210 fotografie di oggetti preziosi con la relativa scheda allegata alla foto di coloro che hanno ceduto i monili. Le verifiche hanno permesso di accertare che tra coloro che hanno venduto preziosi figurano persone con precedenti, nei confronti dei quali sono in corso controlli. L’obiettivo è capire se costoro abbiano venduto gioielli provenienti da furti. Fra gli obblighi che i titolari dei compro oro devono rispettare, ci sono l’iscrizione nell’apposito registro, l’identificazione del cliente, la descrizione dell’oggetto prezioso da conservare per almeno 10 anni e la tracciabilità delle varie operazioni relative all’acquisto e alla vendita di oro. In particolare, la conservazione dei registri delle operazioni consente di controllare e verificare la correttezza delle compravendite allo scopo di recuperare eventuali preziosi rubati.
I rivenditori, inoltre, hanno l’obbligo di segnalare le operazioni sospette alle forze di polizia. "Questo - ricordano i carabinieri - per prevenire e contrastare eventuali casi di ricettazione e riciclaggio". Nel corso di un’altra operazione, sempre venerdì, i carabinieri di Casazza hanno arrestato a Endine Gaiano per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti un operaio 27enne. L’uomo nascondeva in casa 5 grammi di cocaina, 150 grammi di marijuana, 2.025 euro in banconote di vario taglio e materiale per confezionare le dosi. Insieme a lui, è stato bloccato e segnalato come assuntore un 29enne. È stato invece effettuato dagli agenti di una volante della Questura di Bergamo l’arresto di un peruviano di 39 anni: venerdì è evaso dagli arresti domiciliari a Grassobbio, ha raggiunto Bergamo, si è ubriacato in compagnia di un amico e ha aggredito e picchiato un uomo in via Quarenghi. Secondo quanto ricostruito dai poliziotti, il 39enne venerdì mattina è arrivato a Bergamo per effettuare una visita medica, ma invece di tornare nell’abitazione di Grassobbio, dove si trova agli arresti domiciliari, come disponeva il permesso che gli era stato concesso, ha vagato fino a sera per i bar cittadini. Fino a quando, intorno alle 20.30, arrivato in via Quarenghi, ha aggredito, completamento ubriaco, un cittadino pakistano che stava rientrando a casa. L’amico che si trovava con il peruviano lo ha invitato a smetterla di picchiare il malcapitato e alla fine è riuscito a trascinarlo via. Insieme sono entrati in un bar di via Quarenghi, lo stesso locale dove il 39enne è stato fermato e arrestato dagli agenti della volante intervenuti sul posto dopo la richiesta d’aiuto lanciata dal pakistano. L’arresto dell’uomo è stato convalidato e il giudice ha disposto nuovamente nei suoi confronti la misura degli arresti domiciliari.