C’era una volta la politica Pierferdinando Casini a “Castenedolo incontra“

Il senatore apre il ciclo dell’associazione “Aldo Moro Mino Martinazzoli“ incalzato da Giovanni Minoli, con Fedele Confalonieri e Giovanni Bazoli .

C’era una volta la politica  Pierferdinando Casini  a “Castenedolo incontra“

C’era una volta la politica Pierferdinando Casini a “Castenedolo incontra“

"C’era una volta la politica basata su professionalità, competenza, radicamento territoriale. Spero che torni questa idea di politica, perché la stagione dell’anti-politica si è dimostrata una suggestione senza senso. Ora è il momento che torni la politica". Così il senatore decano della Repubblica Pierferdinando Casini ha presentato il suo libro, “C’era una volta la politica“, nella serata che ha aperto il nuovo ciclo di “Castenedolo incontra“ dell’associazione “Aldo Moro Mino Martinazzoli“ presieduta da Giambattista Groli. Incalzato dalle domande di Giovanni Minoli, con Fedele Confalonieri (presidente Mediaset) e Giovanni Bazoli (presidente emerito di Intesa Sanpaolo), Casini ha ripercorso la storia della prima e seconda Repubblica, dal rapimento Moro alla fine della Democrazia Cristiana, dalla rottura con Berlusconi ("è un leader monocratico", ha sottolineato Confalonieri) alla stagione del giustizialismo fino al governo Meloni. Guardando agli ultimi anni, Casini ha definito i governi tecnici come quelli di Monti e Draghi degli "antibiotici", necessari quando si è malati, ma di cui non si può abusare altrimenti non funzionano più. Severa l’opinione sull’anti-politica, in particolare sul M5S. "Abbiamo fatto troppe cose con l’idea che la politica dovesse emendarsi – sottolinea Casini - io ho votato solo contro la riduzione dei Parlamentari, perché abbiamo costruito l’assioma che i parlamentari sono i ladri. Ma ragionando in questo modo, si crea la premessa per far davvero diventare malata la democrazia. E la democrazia è malata: se pensiamo all’assalto al congresso in America e Brasile ci accorgiamo che i sovranismi nazionali stanno svuotando il senso ed il valore della democrazia". Su Giorgia Meloni ed Elly Schlein, la sintesi la fa Confalonieri: "Una è di destra, l’altra sembra di sinistra. La democrazia è questa".

Federica Pacella