Carvico, arresto per detenzione di armi dopo la lite fra le mura di casa

Nei guai un sessantunenne originario di Lecco ma residente nel Comune della Bergamasca: tutto è nato da una denuncia della moglie

I carabinieri in azione

I carabinieri in azione

Carvico (Bergamo) - Tutto è nato per via di un materasso, una denuncia per minacce da parte della moglie, e si è concluso con l’arresto per detenzione di armi, tre fucili, due da caccia (appartenenti al fratello dell’imputato). Nei guai un 61enne, G.B., originario di Lecco, ma residente a Carvico, autotrasportatore (di cavalli) e titolare di un maneggio. Ieri l’uomo, assistito dall’avvocato Simone Inno, è stato processato per direttissima.

Il pm ha chiesto una condanna a sei mesi e una multa, pena convertita in lavori di pubblica utilità. La direttissima è stata rinviata a marzo. I giudici hanno disposto che l’Ufficio di esecuzione penale esterna verifichi la personalità dell’imputato. In base alla relazione, poi il tribunale deciderà se l’uomo, libero, può accedere ai lavori di pubblica utilità. I fatti. Mercoledì sera, la figlia del 61enne lo chiama perché le serviva un materasso che si trovava nel solaio di casa dove vive (lei al primo piano, il fratello a quello superiore, sotto l’imputato con la moglie).

"È la casa dove vivevano i miei genitori – ha spiegato l’uomo -. Ho chiamato mio figlio al telefono perché servivano le chiavi. Lui ha risposto solo verso le 22, era parecchio alterato. Quando è venuto a casa ha iniziato a insultarmi, allora io l’ho bloccato, mia moglie si è spaventata e ha chiamato i carabinieri". E così sono saltati fuori anche i fucili.