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Calcioscommesse, Marino: "Non sono preoccupato, l'Atalanta ha già pagato più di altri"

Il dg della dea si mostra tranquillo, nonostante il rinvio a giudizio dell'ex allenatore nerazzurro Stefano Colantuono e dell'ex capitano Cristiano Doni

Pierpaolo Marino, direttore generale dell'Atalanta

Bergamo, 8 luglio 2015 - Dopo i rinvii a giudizio di 104 persone coinvolte nello scandalo del calcioscommesse, il dg dell'Atalanta, Pierpaolo Marino, a margine della presentazione della campagna abbonamenti, commenta la situazione dell'ex allenatore nerazzurro Stefano Colantuono e dell'ex capitano Cristiano Doni: "Non mi preoccupa il calcioscommesse, perché noi abbiamo già pagato più degli altri. Rispettiamo il lavoro della magistratura, perché fa un servizio per il calcio, ma nessuno si aspetti ulteriori martiri per responsabilità oggettiva". 

"Bisogna anche considerare che, per alcuni di questi illeciti, siamo stati già giudicati - ha aggiunto Marino - devo anche dire che, dopo il giustizialismo manifestato nei nostri confronti, le pene si sono molto attenuate". "Abbiamo messo in atto sistemi virtuosi di gestione - ha puntualizzato il dg - come il codice etico e il monitoraggio di Federbet sui flussi di scommesse riguardanti le nostre partite, l'Atalanta è un modello anche per altri. Quindi sono tranquillo. Sono felicissimo che il nostro ds Zamagna sia uscito dall'inchiesta, perché è una perla di persona. Ed esprimo solidarietà a Colantuono, che fino a prova contraria va ritenuto innocente".