Bonate Sopra, il movente del matricidio? È un mistero

Intanto è fuori pericolo Francesco Villa che ha tentato il suicidio dopo il delitto

Il luogo dell'omicidio

Il luogo dell'omicidio

Bergfamo, 21 maggio 2020 - È fuori pericolo Francesco Villa, 39 anni, che martedì sera a Bonate Sopra ha ucciso con 18 coltellate la madre, Gian Paola Previtali, 66 anni, pensionata, e poi ha rivolto la stessa arma contro di sé per tentare il suicidio colpendosi alla pancia. L’uomo, ricoverato in prognosi riservata al Papa Giovanni XXIII, è stato operato. E ora è piantonato dai carabinieri. L’accusa nei suoi confronti è di omicidio volontario. Il pm titolare del fascicolo, Emanuele Marchisio, ha disposto l’autopsia sul corpo della donna, esame che verrà effettuato lunedì dal dottor Marchesi.

Una tragedia familiare consumata pochi giorni dopo quella avvenuta a Sforzatica di Dalmine. Anche a Bonate Sopra tutto è successo tra le mura domestiche, nella villetta di via Lesina. Secondo le indagini dei militari del Nucleo investigativo di Bergamo, Francesco Villa, che lavora come magazziniere in una ditta di spedizioni del Milanese, dal 2015 era separato dalla moglie. È rimasto a vivere a Bonate Sopra, in via Piave. Spesso andava dalla mamma, anche per cenare. Gian Paola Previtali era conosciuta in paese per la sua attività di volontariato. Il marito, Giovanni Villa, titolare di un’impresa edile, è morto nel giugno 2018.

Sembra che dopo la fine del matrimonio il 39enne fosse caduto in un forte malessere interiore (tant’è che era in cura) anche se con la madre non risultano dissapori. Chi lo conosce lo descrive come una persona taciturna, con poche amicizie. Amante della bicicletta, spesso usciva per fare delle sgambate con i fratelli. In queste ore si cerca di capire cosa è accaduto verso l’ora di cena, e per questo sarà importante interrogare l’arrestato appena le sue condizioni lo permetteranno. Con tutta probabilità sarà sentito questa mattina, alla presenza del magistrato.

Al momento, non pare esserci un movente che prevalga su un altro. Forse la spiegazione potrebbe racchiudersi nello stato di malessere in cui si trova. Certo è che all’improvviso ha impugnato un coltello da cucina e si è accanito contro la madre.  L’allarme è stato lanciato alle 21.15 dai vicini attirati dalle grida dall’abitazione. Tra i primi a correre in aiuto, uno degli altri due figli di Gian Paola Previtali: quando è entrato nell’appartamento ha trovato la madre riversa a terra, incosciente, e Francesco che voleva farla finita. Sul posto la centrale operativa del 118 ha inviato numerosi mezzi di soccorso, ma per la donna, purtroppo, non c’è stato nulla da fare. Mentre il figlio, che farfugliava frasi sconnesse, è stato portato al Papa Giovanni XXIII.