
di Francesca Magni
Sono giunti a termine i lavori di restauro del teatro Donizetti, iniziati il 5 febbraio 2018, per un valore pari a 19 milioni. La conferma è arrivata ieri durante l’ultimo sopralluogo effettuato dal sindaco Giorgio Gori, insieme agli assessori Marco Brembilla e Nadia Ghisalberti.
Dopo quasi tre anni di chiusura, e un progetto ambizioso redatto dallo studio Berlucchi di Brescia e affidato alla Fantini Costruzioni spa, il teatro cittadino si prepara ad accogliere di nuovo il suo pubblico, con una serata inaugurale in programma giovedì 19 novembre, sulle note del “Belisario“, con protagonista il tenore Placido Domingo. Sul podio, il direttore musicale Riccardo Frizza, accompagnato da Simon Lim, Davinia Rodriguez, Annalisa Stroppa e Celso Albelo. Dopo questo primo appuntamento speciale, nei mesi successivi, riprenderà regolarmente la programmazione gestita dalla Fondazione teatro Donizetti, con due titoli del maestro bergamasco: “La fille du regiment“, diretto da Carlo Rovaris (in calendario il 20 e il 28 novembre e il 3 dicembre) e il “Marin Faliero“, in scena il 21 e 27 novembre e il 6 dicembre, sotto la guida di Riccardo Frizza.
Sul restyling del teatro, Massimo Boffelli, direttore generale della Fondazione , ha sottolineato "l’importante connubio tra musica e città con lavori importanti che fanno del Donizetti un teatro moderno, in linea con le più recenti normative di sicurezza e un luogo di aggregazione vivibile tutto l’anno dalla città in luoghi diversi". Nello specifico, i lavori hanno interessato tutta la struttura, in particolare alla realizzazione di sale per l’orchestra, nella zona sotto la platea, della buca orchestrale mobile, di un nuovo corpo edilizio per i camerini e una nuova biglietteria. Nuovi, anche i locali per il bar principale e per quello del pubblico, il corpo ovest con gli uffici, le sale prova, le sale per il catering e attività per il pubblico. Completamente restaurati, tutti i palchi, il soffitto di platea e del foyer. Un cantiere imponente che ha collezionato anche alcuni primati con le 50 presenze giornaliere di operai, tecnici e professionisti, salito a 80, nell’ultimo periodo per recuperare i ritardi dovuti alla pandemia, per un totale di 32.500 giorni di lavoro totali, per quasi 260.000 ore di lavoro complessive. Ma i numeri non finiscono qui se si contano anche i 2.000 metri quadarati di tappezzerie decorative, circa 1.800 metri quadrati di parquet. Inoltre, è stato installato un nuovo sipario tagliafuoco da 15 metri di larghezza e 12 di altezza, per un peso complessivo di 25mila chili mentre sono state utilizzate 240 tonnellate di acciaio, per rinforzi strutturali, nuove costruzioni e facciate.