Festa al bed and breakfast, a Bergamo Alta arriva la polizia

Durante la serata gli agenti trovano 250 ragazzi in una pista da ballo di dieci metri quadrati priva di uscite di sicurezza: la Questura chiude il locale

L’esterno del Villa Luna, struttura di Bergamo Alta chiusa dalla Questura

L’esterno del Villa Luna, struttura di Bergamo Alta chiusa dalla Questura

Bergamo, 10 novembre 2019 - Un altro locale chiuso dalla questura per motivi di sicurezza e per la mancanza di licenze. Nel mirino del questore Maurizio Auriemma è finito il bed and breakfast Villa Luna, struttura nota di Bergamo Alta, situata in via al Pianone, dove il 31 ottobre, durante una festa dedicata ad Halloween, due agenti della polizia di stato, in borghese e mascherati, hanno accertato diverse irregolarità. A cominciare dalla presenza di 250 ragazzi, parecchi dei quali minorenni, concentrati in una pista da ballo situata in una stanza interrata, poco più grande di 10 metri quadrati e priva di uscita di sicurezza. I poliziotti hanno accertato anche la presenza di un dj e di un piccolo banco riservato agli alcolici. Il tutto senza nessuna licenza comunale per la festa con musica.

Per la questura , che ha segnalato la situazione al sindaco di Bergamo Giorgio Gori affinchè valuti eventuali provvedimenti, la festa del 31 ottobre va equiparata ad un evento pubblico, proprio per la presenza di 200 giovani, del dj e del banco per gli alcolici. L’evento, con ingresso a pagamento (15 euro) era stato organizzato dagli studenti di un noto liceo cittadino, pubblicizzato su una pagina Facebook. I due giovani organizzatori, entrambi diciannovenni, sono stati multati amministrativamente per aver violato le norme previste dall’articolo del codice penale “spettacoli e intrattenimenti pubblici”. Il gestore del bed and breakfast, un 40enne di Bergamo, è stato invece denunciato a piede libero per disturbo della quiete pubblica e per apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo. Alle forze dell’ordine l’uomo si è giustificato sostenendo che lui si era limitato solo ad affittare il locale. Ad Almè, invece, l’amministrazione comunale ha deciso la chiusura di una palestra situata nel centro del paese, dopo che le verifiche dei carabinieri della stazione di Villa d’Almè hanno accertato la mancanza di qualsiasi autorizzazione. Ad avvertire i militari sono stati alcuni residenti che lamentavano i continui rumori e i danni strutturali provocati dalle attività svolte all’interno della palestra situata al piano terra di uno stabile.

Diverse le irregolarità riscontrate dalle forze dell’ordine: il presidente dell’associazione sportiva, che è stato denunciato all’autorità giudiziaria, avrebbe organizzato intrattenimenti senza avere la licenza del sindaco e avrebbe aperto abusivamente un luogo di intrattenimento senza essere in possesso dell’autorizzazione comunale e della dichiarazione di agibilità rilasciata sempre dall’amministrazione comunale. La palestra, inoltre, è risultata essere priva del previsto certificato di prevenzione incendi rilasciato dai vigili del fuoco. Qualche giorno fa, infine, il questore di Bergamo ha deciso la chiusura per 10 giorni del bar “The Bliss” di via Carnovali 80 “per la costante presenza di persone pregiudicate e il suo utilizzo quale punto di riferimento per lo spaccio di sostanze stupefacenti”, spiega la nota della questura. In particolare , il 17 ottobre, in seguito ad un controllo, la polizia aveva rintracciato tre clienti, tut ti pregiudicati. Uno di questi, A.H., 49 anni, albanese, era fuggito, ma era stato arrestato successivamente dalle volanti per reati in materia di di immigrazione clandestina. Il 22 ottobre, inoltre, la squadra mobile, aveva arrestato un altro cittadino albanese di 27 anni, per detenzione di droga ai fini di spaccio. Gli agenti avevano accertato che l’uomo aveva come base il bar, fuori del quale si incontrava con gli assuntori di stupefacenti. “I nostri legali si stanno occupando della questione”, si limita a spiegare il titolare del locale.