Bergamo, baby gang massacra 20enne per una collanina

Arrestati due dei minorenni autori di un violento pestaggio a scopo di rapina in pieno centro

Baby gang massacra 20enne

Baby gang massacra 20enne

Bergamo, 1 giugno 2018 - Avevano aggredito a calci e pugni un 22enne per impossessarsi di una collanina d’oro e il cappellino che indossava. L’episodio, il 10 marzo, a Porta Nuova, in pieno centro città, sotto lo sguardo di molte persone. Gli autori, una decina di ragazzi, tra loro anche dei minori. Due sono stati identificati dalla polizia: per entrambi, su ordine del tribunale dei minorenni – ufficio del gip di Brescia – sono stati affidati a comunità distinte a disposizione dell’autorità giudiziaria. Pesanti le accuse: concorso in rapina e lesione aggravate. Quel giorno il gruppetto, un vero e proprio branco in azione, aveva avvicinato la vittima che si trovava ai Propilei. Il 22enne, come ha raccontato agli investigatori, già in altre occasioni era stato preso di mira dalla banda beffeggiandolo.

Ma quel pomeriggio hanno alzato il tiro. Dopo aver circondato il ragazzo, i dieci, spalleggiandosi un con l’altro, hanno iniziato a prenderlo in giro. Ma ben presto dalle parole si è passati ai fatti, tant’è che hanno malmenato il 22enne e poi lo hanno derubato portando via la collanina e il cappellino. Dopo il raid la banda si è data alla fuga nel tentativo di far perdere le tracce. La vittima, nonostante lo choc per le botte subite, ha avuto la forza di allertare la polizia. Sul posto sono subito intervenute due Volanti inviate dalla questura per rintracciare gli autori del rapina. L’immediato intervento della polizia ha permesso di riconoscere due degli aggressori che nel frattempo si erano nascosti in un esercizio commerciale, sempre in largo Porta Nuova, poco distante dai Propilei, dove era avvenuto il fatto. La refurtiva è stata recuperata.

Prima di essere trasportato al pronto soccorso per accertamenti, il ragazzo ha confessato agli agenti che anche in altre circostanze era stato aggredito dal gruppetto: e ogni volta per futili motivi, o comunque, per appropriarsi di beni preziosi da rivendere, proprio come la collanina o il cappellino. I due minori rintracciati sono stati accompagnati negli uffici della questura dove hanno ammesso le loro responsabilità. E ora sono stati affidati a comunità, nel frattempo proseguono le indagini per riuscire a identificare gli altri componenti del branco. Oltre alla testimonianza della vittima, un aiuto per il loro riconoscimento potrebbe arrivare dalla visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza del comune.