Autostrada Bergamo-Treviglio, è la volta buona. Almeno si spera

La presentazione ai soci azionisti del progetto è stata l’occasione per ribadire l’importanza dell’opera

Gli incolonnamenti sulla Ss42, qui a Verdello, sono all’ordine del giorno

Gli incolonnamenti sulla Ss42, qui a Verdello, sono all’ordine del giorno

Treviglio (Bergamo) - La presentazione ai soci azionisti del progetto dell’autostrada Bergamo-Treviglio ha consentito di rilanciare il tema e l’importanza anche strategica di questo assetto viario nord sud nel territorio bergamasco, progetto tormentato da lungo (e non ancora concluso) dibattito politico-ambientale.

Il percorso (15,5 km, più esattamente da Dalmine a Treviglio, autostrada privata) viene considerato un collegamento importante, sostenuto finanziariamente dalla società australiana Mac Quire e che punta a mettere in relazione la zona del capoluogo con quella della pianura, area quest’ultima dove è evidente lo sviluppo. "Si tratta di un progetto - ricorda Antonio Sala, presidente di Autostrade Bergamasche spa, società proponente – di validità per il territorio bergamasco. A proposito della sua importanza si sottolinea il fatto che durante il cantiere, in certi periodi, saranno impegnati sino a mille lavoratori. Quanto ai contributi, si rimarca quello disposto dalla Regione Lombardia, pari a 120 milioni (più 26 milioni di Iva) destinati al contenimento del costo per il pedaggio degli utenti". Per il presidente Sala è stata l’occasione per ringraziare tutti coloro che negli anni - di questa autostrada si parla dal 2002 e dal 2012, epoca della conferenza dei servizi - sono stati attivi nel perseguire lo scopo di apertura di un’utile opportunità viabilistica.

Mentre l’assemblea ha approvato il bilancio 2021 da segnalare l’ingresso nel Cda di un nuovo membro, l’ex segretario Cisl ed ex parlamentare Dc Luciano Gelpi. Al di là di queste notizie, si attende la conferma di quella riguardante la pubblicazione da parte di Cal (Concessioni autostrade lombarde) del bando di gara, entro fine giugno. La Regione ha approvato il piano economico finanziario che segna il punto di immissione nella fase finale, non revocabile. Si animano le posizioni di enti, associazioni e Comuni a ribadire come la costruenda autostrada continui ad essere motivo di dibattito. La Provincia tramite il presidente Pasquale Gandolfi ha chiesto, in dichiarazioni alla stampa, un aggiornamento dei costi e del progetto. Per l’assessore regionale Claudia Terzi la situazione economica attuale non determina effetti sostanziali sull’equilibrio del Piano economico-finanziario. Poi ci sono le posizioni di Legambiente e di Cambiamola, da sempre in linea di contrasto con le scelte.