Bergamo, l’app che dialoga con l’Alzheimer

Creata da un pool di liceali tra cui il bergamasco Luca Maestri

Anziani in una casa di riposo

Anziani in una casa di riposo

Bergamo, 2 luglio 2019 - Nasce la app per parlare con i malati di Alzheimer. L’idea arriva da un team di quattro compagni di classe della V informatica dell’ITS Galilei di Crema, tra cui Luca Maestri, di Bariano in provincia di Bergamo. In squadra anche Chiara Morandi di Sergnano, Rosario Murabito di Crema e Stefano Vassallo di Tribiano in provincia di Milano.

"Io e i miei compagni – spiega Luca Maestri – abbiamo pensato di utilizzare la tecnologia al servizio della sanità. Da qui, abbiamo sviluppato un progetto socialmente utile basato sulle esigenze e sulle necessità di familiari e badanti che assistono le persone affette dal morbo di Alzheimer o da demenza senile, nel momento in cui esse devono assentarsi lasciando temporaneamente solo il paziente. È nata, così, un’applicazione scaricabile su tutti gli smartphone, che può essere impiegata dai familiari con le persone malate di Alzheimer, in modo che possano affrontare la malattia dei propri cari, nel modo più efficace possibile". Nello specifico, digitando un messaggio tramite l’applicazione, questo appare su uno schermo installato nella camera del paziente. "Ho già avuto modo di verificare che l’applicazione funzioni – commenta il Responsabile del laboratorio dell’ospedale di Crema, che ha in cura i malati di Alzheimer, dottor Michele Gennuso – al momento, sappiamo che non ci sono cure per malattie croniche come la demenza e l’Alzheimer. Per tanto, ho invitato i quattro ragazzi ad organizzare una sperimentazione su larga scala includendo una decina di caregiver di altrettanti pazienti seguiti in ospedale".

L'invecchiamento rappresenta, nel territorio bergamasco, una delle più importanti trasformazioni che ha modificato l’andamento demografico. Attualmente, la situazione mostra come ad un costante allungamento della prospettiva della vita, corrisponde un massiccio aumento di coloro che hanno superato i 75 anni di età che vivono soli e spesso con patologie croniche, tra cui la demenza senile. Secondo i dati forniti dal Servizio Epidemiologico Aziendale di Ats Bergamo, sono circa 10mila i casi con diagnosi di demenza senile al 31.12.2016, riconducibili al progressivo innalzamento dell’indice di vecchiaia, tanto che nel 2030, il 33% dei cittadini sarà over 65.