Bergamo, 1 ottobre 2024 – Istituito dall’Amministrazione comunale un fondo di solidarietà il cui obiettivo è quello di erogare contribuiti a fondo perduto per concorrere alle spese di prima necessità già sostenute dai cittadini e dalle imprese rimaste danneggiata dall’alluvione che ha colpito alcune delle zona città tra l’8 e il 9 settembre dopo l’esondazione di Morla e Tremana.
Il fondo che al momento dispone di una dotazione finanziaria di 250mila euro è stato sottoscritto da Comune e Fondazione comunità bergamasca. Tra le spese sostenute, ad esempio, l’aspirazione dell’acqua, lo spurgo dei fanghi, ripristino dell’energia elettrica. Si tratta di fondi versati alla Fondazione che Palazzo Frizzoni ha prelevato dalle proprie casse dopo l’approvazione in giunta venerdì di una variazione in via d’urgenza al bilancio.
“Abbiamo attinto a una parte dell’avanzo libero di amministrazione” ha spiegato il vicesindaco Sergio Gandi, che già nel 2020 aveva tra le sue deleghe quella al Bilancio nel momento in cui venne costituito un fondo analogo per gestire l’emergenza Covid.
“Questo vuole essere un segno di vicinanza per tutte le persone che sono state colpite da un evento così traumatico, che ha avuto effetti e impatti diversi in città – ha evidenziato la sindaca Elena Carnevali –. È importante che questo fondo trovi accoglienza nella comunità, in una sorta di mutualità tra enti, organizzazioni e imprese. Confidiamo che possa essere alimentato anche da altri soggetti”.
Il fondo di solidarietà per l’alluvione del 9 settembre, infatti, sarà aperto alle donazioni anche di altri soggetti che vogliano contribuire ad aumentarne la dotazione finanziaria (Fondazione della comunità bergamasca mette a disposizione conti correnti dedicati di Intesa Sanpaolo, Bper Banca e Banco Bpm). I contributi forfettari e a fondo perduto, disponibili per cittadini e imprese, verranno erogati sulla base degli avvisi pubblici che saranno redatti nelle prossime settimane. “La Fondazione erogherà i contributi dopo un’analisi dei documenti presentati a dimostrazione dei danni provocati e delle spese sostenute – spiega il presidente della Fondazione comunità di Bergamo Osvaldo Ranica –. Sarà nostra cura mantenere alta l’attenzione su questo tema”.