
Polizia aeroportuale a Orio
Orio al Serio, 2 luglio 2018 - Ennesimo grido d’allarme della Federazione Sindacale di Polizia sulla ormai cronica carenza d’organico con cui deve combattere la polizia di Stato di stanza all’aeroporto Il Caravaggio di Orio al Serio. Daniele Caschili, segretario provinciale di Fsp, ricorre ad un esempio per spiegare la situazione, arrivata a livelli di guardia. «L’aeroporto di Venezia - sottolinea il sindacalista, che lavora allo scalo bergamasco - il quarto d’Italia per numero di passeggeri, ha un passaggio annuale di circa 10 milioni di passeggeri e può contare su 190 poliziotti. Noi a Orio ne contiamo quasi 3 milioni in più, ma abbiamo 66 unità in meno». Sì, perché all’aeroporto di rio al Serio, il terzo in Italia per numero di passeggeri, nel 2017, stando ai dati forniti da Sacbo (la società di gestione dello scalo aeroportuale orobico), sono transitate 12,3 milioni di persone, tra arrivi, partenze e scali.
A fronteggiare questa moltitudine di viaggiatori, ci sono 124 poliziotti. Secondo il sindacato, invece, servirebbero come minimo 50 unità in più. «Lo scorso mese di aprile - rivela Caschili - avevamo già segnalato la situazione precaria in cui versiamo perchè dal Ministero non era stato previsto nessun rinforzo. L’11 giugno è arrivato un collega, sì, avete capito bene, un solo poliziotto, che però l’11 luglio andrà già via».
La media attuale delle persone che transitano dall’aeroporto Il Caravaggio, sempre secondo Sacbo, è di 35mila persone al giorno che, nella stagione estiva e nei fine settimana, raggiunge picchi di 42mila. La preoccupazione maggiore riguarda l’impossibile distinzione tra addetti ai servizi di vigilanza e di frontiera. E’ sempre Caschili a spiegare: «Noi dobbiamo presidiare tutto l’aeroporto e molto spesso capita di dover richiamare pattuglie di guardia, ad esempio, nei parcheggi, perchè anca personale per effettuare i controlli di frontiera. La situazione è sempre più difficile, basta che un collega sia assente per malattia, perchè il lavoro si appesantisca. Senza contare le volte che in due dobbiamo recarci in tribunale a Bergamo per il processo per direttissima contro un immigrato arrestato per possesso di documenti falsi».