Baff, a Busto Arsizio il futuro del cinema

Successo per il festival: rilancio del progetto per un polo della decima musa al nord

Massimo Boldi, premiato al Baff

Massimo Boldi, premiato al Baff

Busto Arsizio (Varese), 28 marzo 2017 - Calato il sipario, già si pensa alla prossima edizione del Baff, il Busto Arsizio Film Festival, che ha chiuso sabato sera con grande successo la quindicesima edizione. Un numero che inorgoglisce: quindici edizioni, un sogno coltivato da alcuni appassionati che con la forza dell’entusiasmo sono riusciti a tradurre in realtà quel sogno, un festival del cinema a Busto Arsizio. Un’idea che davvero poteva sembrare folle e che invece non lo è stata e quindici edizioni della manifestazione, con successo e importanza sempre in crescendo, ne sono la conferma. Dunque Busto Arsizio, ex città capitale del tessile, con giusta ragione grazie al Baff e a quanto intorno alla manifestazione è stato creato, si pensi solo all’Icma (Istituto cinematografico Antonioni) può oggi considerarsi una delle capitali del cinema tanto che il suo festival è considerato dagli operatori del settore tra i primi cinque per importanza. Un successo che invita a non dormire sugli allori, bensì a guardare avanti, a fare sempre di più e meglio, proponendo anche novità assolute, com’è stato quest’anno con il Mibart, dedicato all’arte multimediale.

Lo spirito dell’intraprendenza bustocca che fece grandi le imprese locali non è disperso, ma ha solo cambiato rotta, puntando, in un mondo che cambia velocemente, al cinema. In fondo solo vent’anni fa chi poteva ipotizzare una scuola di cinema all’ombra delle ciminiere? Nessuno. Oggi invece non solo è realtà che forma attori e registi, ma un’eccellenza. Un bilancio dunque molto positivo per l’edizione numero 15, lo ribadisce Paola Magugliani, assessore alla Cultura: "Il Baff è ormai una manifestazione tra le più importanti a livello nazionale. Grande è stata la risposta delle scuole e dei cittadini, un motivo di soddisfazione e orgoglio". Dunque Busto Arsizio sempre più città del cinema? "Sì, mi piace l’idea di Busto città del cinema e della cultura tutto l’anno. Sosteniamo il sistema cinema, collaborando con l’Icma". Il festival inaugurato da Carlo Verdone si è concluso nel segno di Massimo Boldi e Veronica Pivetti. E premiati sono stati film di qualità, gli studenti per Made in Italy scuole hanno scelto “Piuma” di Roan Johnson, il premio Made in Italy Baff 2017 invece è andato al film “Indivisibili” di Edoardo de Angelis. Soddisfatto il direttore Steve della Casa: "Anche questa edizione è stata un successo che fa ben sperare per il futuro".