Mistero sulla morte di Veronica, caduta in un burrone mentre era appartata con il fidanzato

La ragazza, 23 anni, è precipitata sbattendo la testa. Il fidanzato è scappato in stato di choc e ha avuto poi un incidente dall’inviato Michele Pusterla

Caduta nella scarpata, morta Veronica Balsamo

Caduta nella scarpata, morta Veronica Balsamo

dall’inviato Michele Pusterla

Grosotto (Sondrio), 26 agosto 2014 - «Veronica è stata uccisa con un cacciavite dal fidanzato, ora piantonato per omicidio in ospedale a Sondalo in stato confusionale». Al bar in centro, a Grosotto, diversi giovani parlano senza esitazione di un delitto che si sarebbe consumato nel fine settimana nei boschi vicino alla chiesetta in località Roncale, poco sopra il paese del Tiranese («Ecco perché sui giornali non c’è la notizia, si sta ancora indagando sul giallo», aggiungono altri avventori).  Ma di omicidi, in realtà, non ce ne sono stati. Lo giurano i carabinieri: «Quella dell’omicidio è una bufala. Si è trattato di un tragico incidente». La 23enne Veronica Balsamo, figlia unica, di Tiolo, frazione del vicino paese di Grosio, in Valtellina, lungo i tornanti che conducono alle più rinomate mete turistiche, come Bormio e Livigno, nella serata di sabato ha raggiunto con l’auto del fidanzato 18enne, operaio residente a Grosotto, una zona appartata. A un certo punto la ragazza, al buio e al freddo, è uscita dalla vettura e si è esposta troppo a lato della strada, così precipitando nel vicino burrone. La caduta, dopo un volo di circa quattro metri, le è stata fatale: nel violento impatto è andata a schiantarsi contro alcune rocce, riportando una profonda ferita alla testa. Il fidanzato, anziché lanciare l’allarme con il cellulare, in preda al panico si è allontanato con il suo piccolo suv a tutta velocità dal luogo della disgrazia. Poco più a valle la sua auto si è ribaltata

I soccorritori, con i carabinieri della Compagnia di Tirano, si sono presto resi conto che nell’abitacolo avrebbe dovuto trovarsi anche una donna, deduzione nata dal rinvenimento di alcuni effetti personali, come una borsetta e un indumento femminile. Sono iniziate le ricerche e, nella tarda mattinata di domenica, è stato ritrovato il cadavere di Veronica. Intanto a Grosio e Grosotto si alimentavano le voci di un delitto. Un «giallo» rafforzato dal fatto che il 18enne, ora ricoverato all’ospedale di Sondalo non in gravi condizioni, per lo choc avrebbe perso la parola, non riuscendo quindi a raccontare il perché di quell’assurda fuga dal luogo dell’incidente. Gli ultimi dubbi sulla dinamica saranno dissolti dall’autopsia disposta dal magistrato.

michele.pusterla@ilgiorno.net