Un’estate in balia di zecche e zanzare: Pronto soccorso invaso, finiti i farmaci

Il bilancio del responsabile dell'ospedale: non sono problemi banali

Carlo Marolda è il responsabile del pronto soccorso dell’ospedale valchiavennasco

Carlo Marolda è il responsabile del pronto soccorso dell’ospedale valchiavennasco

Chiavenna (Sondrio), 19 settembre 2017 - Il calendario lo considera ancora periodo estivo, in realtà l’estate è ormai giunta al termine. Le condizioni meteo di questi giorni lo confermano. Temperature in forte calo, piogge, umidità e sulle montagne più alte anche un po’ di neve. È ora di consuntivi anche dal punto di vista medico. Si ritorna alle proprie occupazioni dopo una sosta più o meno lunga che in qualche caso ha creato disagio. I pronto soccorso degli ospedali hanno lavorato a pieno ritmo offrendo un consistente aiuto ai numerosi pazienti che si sono presentati in questi mesi d’estate. Chiavenna, non è da meno e il dottor Carlo Marolda, responsabile del pronto soccorso dell’ospedale valchiavennasco evidenzia la necessita di avere una struttura di primo soccorso, ben funzionante.

«Negli ultimi mesi abbiamo effettuato una media di poco più di trenta interventi giornalieri con punte di quarantacinque – afferma – con l’aggiunta di due trasporti giornalieri di pazienti in altre strutture ospedaliere maggiormente attrezzate per patologie cardiologiche, neurologiche, chirurgiche e respiratorie. Il tutto grazie a tre medici, coadiuvati, per la sola notte, dai colleghi pediatri e chirurghi, venti infermieri, sedici autisti che garantiscono le ventiquattro ore suddivise in tre fasce orarie. Quest’anno poi c’è stata la psicosi delle punture d’insetti, iniziata con le zecche e proseguite con le classiche zanzare, vespe e insetti vari. Tanto che si è verificata una singolare carenza nelle farmacie di farmaci cortisonici utilizzati in notevole quantità a causa delle punture di questi insetti. Punture che venivano considerate banali, ma che in realtà non erano in quanto in parecchi si presentavano con notevoli gonfiori in varie parti del corpo. Fa piacere comunque che i cittadini valchiavennaschi considerino il pronto soccorso di Chiavenna come punto di riferimento perché è segno di fiducia e gratificazione».

Il pronto soccorso a quanto pare non è più solo punto di passaggio bensì nodo centrale per poter avere una diagnosi attraverso esami specifici. Sia all’uscita sia in caso di ricovero, i parenti sono già in grado di conoscere la situazione sanitaria del loro cari grazie all’intervento immediato e completo del personale e avere così una visione attendibile delle condizioni del paziente. «Un solo consiglio – ha aggiunto Marolda – attenzione alla propria vita. Mi rivolgo soprattutto ai giovani: se è vero che l’infortunistica stradale è sensibilmente diminuita, devono avere la cognizione che non esistono incidenti solo sulla strada. I giovani possono accogliere l’invito di affrontare i momenti di svago consapevolmente. La vita va vissuta, ti fa star bene, ma devi rispettarla. La vita vuole le sue regole. Siamo tutti desiderosi di migliorarci sempre – conclude – nessuno ha raggiunto la perfezione, ma tutti aspiriamo a raggiungerla con impegno e volontà».