Viaggiare a 90Km/h sulla Statale 36? Sui social impazzano le proteste

Nel frattempo monta la polemica anche sui social: la pagina Facebook «SS36 No al limite dei 90km/h» ha raggiunto in pochissimo tempo ben 4540 «like» (IL CASO)

La provinciale che allunga i tempi di percorrenza, utilizzata spesso in caso di lavori sulle gallerie

La provinciale che allunga i tempi di percorrenza, utilizzata spesso in caso di lavori sulle gallerie

Piantedo (Sondrio), 3 agosto 2016 - Nel frattempo monta la polemica anche sui social: la pagina Facebook «SS36 No al limite dei 90km/h» ha raggiunto in pochissimo tempo ben 4540 «like», con un’interazione che coinvolge attivamente oltre 2900 utenti. Gli amministratori del gruppo di protesta, nato con lo scopo di chiedere la cancellazione della nuova misura tanto ad Anas, quanto al Prefetto di Lecco, condividono sulla propria bacheca le ultime notizie relative alla vicenda, contro cui si scagliano in tantissimi.

Sono inoltre riportate diversi pareri autorevoli, come quello dell’ex presidente della Provincia di Sondrio, Massimo Sertori, che ha affidato ad un post la propria riflessione: «Spero si riveda questa decisione. In Valtellina esistono già molti problemi non mi pare il caso di aggiungerne altri. Anzi è auspicabile che i nostri rappresentanti politici e istituzionali intervengano con interpellanze, ordini del giorno, ed altro». Non mancano poi i commenti di comuni cittadini. In molti sottolineano quanto sia prioritario, rispetto all’abbassamento dei limiti, un intervento di miglioramento del tratto: «Cara Anas, vediamo di intervenire sistemando l’asfalto che in tantissimi punti è schifoso oltre che pericolosissimo», scrive Davide D.C. e gli fanno eco in molti, tra cui Federico L., che concorda «Sistemate il manto stradale, non mettete limiti ridicoli».

Tanti inoltre insistono sul fattore economico connesso ai nuovi provvedimenti che, se infranti, darebbero luogo alle consuete multe per eccesso di velocità. Sottolinea Thomas T.: «Credo sia una cosa ridicola, spenderanno un sacco di soldi in autovelox. E ditelo che volete far cassa», mentre Andrea V. rilancia: «Si pensa solo ai soldi dei contribuenti o in questo caso dei trasgressori e ingrassare la pancia di qualcuno, senza dare servizi e sicurezza». Altro aspetto messo in luce riguarda invece il rischio, da più parti prospettato, di un ulteriore isolamento della Valtellina, a danno dell’economia locale. Scrive provocatoriamente Silvano D.O. «Forse i signori dell’Anas sono foraggiati dai vari operatori di Val d’Aosta e Trentino. Tra poco ci sarà anche un casello come in autostrada così i pochi turisti che ci sono rimasti se ne andranno».