Sondrio, il vescovo alla festa di Don Bosco: giovani al centro della Chiesa e del mondo

Cantoni ha celebrato Messa Nella chiesetta di San Rocco, traboccante di persone

Il vescovo Oscar Cantoni

Il vescovo Oscar Cantoni

Sondrio, 1 febbraio 2018 - Attenzione ai giovani e importanza della comunità salesiana al centro del messaggio del vescovo Oscar Cantoni, a Sondrio, il 31 gennaio, per la festa di Don Bosco. Nella chiesetta di San Rocco, traboccante di persone, dopo il saluto di don Cinto Panfilo, il monsignore ha celebrato Messa, affiancato dall'arciprete, don Christian Bricola, e da diversi sacerdoti salesiani.

Tra i banchi famiglie, ragazzi e rappresentanti di oratorio, convitto e asilo, le tre realtà salesiane. L'intento è «confermare la presenza dei Salesiani a Sondrio - spiega a margine della celebrazione, Stefano Parravicini, l'economo dei Salesiani - e l'impegno nei confronti dei giovani che ci hanno affidato». Sono circa 1500 quelli che gravitano attorno alla comunità salesiana del capoluogo.

«Sono lieto di essere con voi - esordisce monsignor Cantoni durante l'omelia -, di vedere così tante persone amiche del Signore e di Don Bosco, uomo, pastore della Chiesa, a servizio dei giovani». A Sondrio, «siamo grati per la presenza dei Salesiani che svolgono, da tempo, un grande servizio d'amore per la città e le sue Valli. I Salesiani hanno fatto in modo che, in tutta la Chiesa, quasi per contagio, ci si interessasse ai giovani». Giovani che, per il vescovo, «rischiano di essere i nuovi poveri della società», ma che, al contempo, «non sono solo il futuro della Chiesa e del mondo, ma un dono del quale la Chiesa non può fare a meno».

Ai ragazzi seduti davanti a lui, chiede di «essere presenza viva» nella comunità. Oggi, «i giovani hanno molto da dire e offrire», prosegue. Anche «nel Sinodo diocesano è previsto un impegno speciale per loro». Chi sapeva come dialogare con i giovani era Don Bosco: «aveva capito che, per incontrarli, bisognava parlare il loro linguaggio - conclude- Aiutandoli a comprendere che erano amati e potevano fidarsi di lui e dei suoi educatori. Fidatevi, ragazzi, di coloro che vi amano». Venerdì 2 febbraio 2018, alle 20.45, al polifunzionale Don Chiari, la festa dei salesiani prosegue con la presentazione e distribuzione del volume "I salesiani in Valtellina: storia di una presenza (1897-1960)" del professor Giulio Spini.