SUSANNA ZAMBON
Cronaca

Sempre più poveri chiedono il pasto: in mensa anche anziani e divorziati

Aperto sei mesi fa il servizio è preso d’assalto: decuplicati gli accessi

Volontari al lavoro (Orlandi)

Volontari al lavoro (Orlandi)

Sondrio, 15 maggio 2017 - Servono 80 pasti a ogni pranzo, tre volte a settimana (ma la speranza è quella di riuscire ad aprire non solo il lunedì, il mercoledì e il venerdì) e a beneficiare di un pasto caldo gratuito sono sempre più italiani, valtellinesi, sia con problemi di tossicodipendenza che divorziati e pensionati che non riescono ad arrivare a fine mese. Da quando la mensa gestita dall’associazione “Amici di vita nuova” (costola dell’operazione Mato Grosso, ndr) ha aperto le porte davanti al tribunale di Sondrio (in via privata Moroni), poco più di sei mesi fa, gli utenti sono cresciuti esponenzialmente: il primo pasto è stato servito a otto persone, a febbraio erano una quarantina le persone che il lunedì, il mercoledì e il venerdì varcavano la soglia, oggi sono il doppio.

La maggior parte arriva dal circondario, valtellinesi con vari tipi di povertà e difficoltà alle spalle (dal tossicodipendente al padre divorziato, ma anche anziani a cui la pensione non basta più per vivere) ma ci sono anche senegalesi e marocchini, soprattutto uomini senza stipendio e un tetto sopra la testa, a volte pure genitori con bambini. Oltre allo zoccolo duro, entrano sempre persone nuove. E qualche giorno fa il progetto è stato presentato nel corso di una serata per raccogliere fondi da destinare proprio al supporto della mensa. 

Anima del progetto padre Lorenzo Salinetti, per anni missionario in Perù: "Le povertà stanno crescendo, ci sono tanti bisognosi in città, così abbiamo sentito la necessità di aprire questa attività – spiega -. Speriamo presto di poter assicurare il pranzo a chi ha bisogno ogni giorno della settimana. Riusciamo ad andare avanti grazie all’aiuto della Fondazione ProValtellina, del Lions Club, dell’Iperal che ci fornisce i viveri, così come il Banco Alimentare. Ogni mese, poi, cerchiamo di organizzare una cena per raccogliere offerte che ci permettono di pagare l’affitto, le utenze, di portare avanti questa attività".