Il volume è troppo alto: parte la rissa e spuntano pistole e un nunchaku

Quattro persone finiscono agli arresti domiciliari a Olevano di Lomellina

Le armi sequestrate nella rissa a Olevano Lomellina

Le armi sequestrate nella rissa a Olevano Lomellina

Olevano di Lomellina (Pavia), 1 settembre 2015 - La lite fra vicini di casa, per lamentele sul volume troppo alto della musica, finisce in rissa. E tra badilate, spari in aria con pistola scacciacani e colpi con armi di arti marziali, un romeno 36enne è finito in ospedale, con prognosi riservata, ma non sarebbe in pericolo di vita. E' successo l'altra notte a Olevano di Lomellina, dove i carabinieri intervenuti, al termine degli accertamenti, hanno fatto scattare quattro arresti (ai domiciliari) nei confronti di tutti i coinvolti.

M.A., 31enne nato a Vigevano e residente a Olevano, è andato dai vicini romeni, M.B. 36enne e M.T. 30enne, chiedendo di abbassare il volume della musica. Ne è nato un acceso diverbio, nel quale l'italiano è stato colpito al petto con un badile (riportando ferite giudicate poi guaribili con 10 giorni di prognosi) ed è stato anche bersagliato dal lancio di quel che i due romeni avevano per le mani. E' quindi intervenuto anche un altro vicino di casa, italiano 47enne, in difesa del 36enne: prima ha sparato in aria dei colpi con una pistola scacciacani, poi con la stessa arma avrebbe colpito alla nuca M.T. (ferite per 6 giorni di prognosi) e invece con un nunchaku, l'arma di arti marziali orientali formata da due bastoni corti legati fra loro da una catena, avrebbe colpito al cranio M.B., poi ricoverato in terapia intensiva all'ospedale di Vigevano, con prognosi riservata.

Intervenuti sul posto, i carabinieri della Compagnia di Vigevano, comandata dal capitano Rocco Papaleo, hanno serquestrato le armi e tratto in arresto i quattro coinvolti, per il reato di rissa aggravata. In attesa del processo per direttissima, sono stati disposti gli arresti domiciliari, tre nelle rispettive abitazioni e uno in ospedale.