NICOLETTA PISANU
Cronaca

Ricatto hard al professionista: condannata la ‘Circe’ della rete

Pavia, aveva fatto spogliare in chat la vittima e chiesto denaro

Il tribunale di Pavia che ha giudicato la donna

Pavia, 25 febbraio 2016 - Monica extralusso '97 è stata condannata. Due anni e due mesi di reclusione oltre a 1200 euro di multa, per aver orchestrato un ricatto hard ai danni di un noto professionista di Pavia. Il nome secondo le accuse era stato usato dalla 29enne pugliese Angela Erinnio, alla sbarra in tribunale a Pavia per tentata estorsione. Il processo di primo grado si è concluso ieri mattina con sentenza sfavorevole per la donna. Era stata arrestata nel giugno 2014. Pochi giorni prima, aveva agganciato in una chat in internet il professionista 55enne pavese, bancario noto in città per aver coordinato anche un’associazione di volontariato.

Lo aveva approcciato, mostrandosi disinibita e facendogli avance, finché lo aveva spinto a spogliarsi davanti alla webcam. Poi, secondo le accuse lo aveva minacciato, prima chiedendogli 10mila euro per aprire un’attività commerciale, quindi altri 20mila euro e un paio di costosi sandali firmati: «Altrimenti diffondo le immagini in rete» gli aveva detto. L’uomo coraggiosamente aveva denunciato l’accaduto, portando all’arresto non solo della donna, ma anche dei suoi complici. A ritirare il denaro a Pavia infatti erano arrivati Vincenzo Samele, 34 anni, e Giuseppe Ronzino, 31 anni, condannati con rito abbreviato davanti al Gup nel febbraio 2015, rispettivamente a due anni e due mesi il primo, a un anno e cinque mesi l’amico. I due uomini erano stati arrestati direttamente sul posto. Infatti, la denuncia della vittima aveva portato a organizzare una trappola per gli estorsori. All’appuntamento per la consegna del denaro, oltre alla parte offesa c’erano anche i carabinieri, che cogliendo di sorpresa i due aguzzini, li avevano sorpresi in flagrante e subito arrestati. Angela Erinnio invece era stata arrestata a Canosa di Puglia, dove abitava.

Ma le indagini avevano portato all’arresto di un’altra donna, M.C. di 37 anni, la cui posizione era stata stralciata: «Noi abbiamo sollevato dubbi sulla reale identità della donna coinvolta nella chat – ha precisato l’avvocato difensore di Erinnio, Silvia Bianchi –. C’è spazio sicuramente per il ricorso in appello, attendiamo le motivazioni della sentenza. Alla mia assistita sono state riconosciute le attenuanti».