Emergenza alimentare e povertà: scende in campo la Fondazione

La «costola» pavese della Cariplo stanzia mezzo milione di euro di STEFANO ZANETTE

Un'immagine di mensa aperta alle persone in difficoltà

Un'immagine di mensa aperta alle persone in difficoltà

Pavia, 14 marzo 2016 - Oltre mezzo milione di euro. Per l’emergenza alimentare, l’assistenza sociale, l’inserimento lavorativo, ma anche la cultura. La Fondazione comunitaria della provincia di Pavia (emanazione territoriale della Fondazione Cariplo) ha emesso i bandi 2016 a sostegno di progetti che vengano dal territorio. «Stiamo impegnando le nostre risorse – spiega il presidente della Fondazione, Giancarlo Vitali – per proporre un nuovo modello di innovazione sociale. In linea con quanto sta facendo Fondazione Cariplo e coerentemente ai tempi che stiamo vivendo. Un modello che siamo orgogliosi di realizzare e di declinare anche in quegli spazi lasciati deserti da altri soggetti. La nostra azione va alle cosiddette nuove povertà, perché la giustizia sociale deve essere carità evangelica, ma sempre unita a una riprogettazione continua del welfare. Un welfare agile, snello, convincente, che metta al centro gli ultimi e che crei relazione tra le persone e le risorse. Non è un caso che la Fondazione abbia deciso di privilegiare con questi bandi un numero crescente di interventi nel terzo settore e nel sociale».

Sono tre i bandi pubblicati dalla Fondazione comunitaria, che scadono il prossimo 29 aprile. Il primo bando, che stanzia 260mila euro, riguarda l’emergenza alimentare: è un bando ad hoc sulla problematica specifica e prevede un co-finanziamento da parte della Fondazione pari all’80% dell’importo totale del progetto (quando di regola è al 50%). I settori d’intervento del secondo bando sono l’assistenza sociale e l’incremento lavorativo di persone svantaggiate: ci sono a disposizione 150mila euro e il co-finanziamento è al 50%. Altri 150mila euro sono a disposizione del terzo bando, per progetti di tutela, promozione e valorizzazione di beni di interesse storico e artistico e di promozione di attività culturali, manifestazioni e mostre, anche in questo caso con co-finanziamento al 50%. 

di STEFANO ZANETTE