Omicidio di Garlasco, giudici: "Ex maresciallo dei carabinieri sviò le indagini"

Depositate le motivazioni della sentenza di prescrizione del reato di cui era accusato Marchetto

Francesco Marchetto (Torres)

Francesco Marchetto (Torres)

Garlasco, 23 ottobre 2017 - L'ex maresciallo dei carabinieri di Garlasco, Francesco Marchetto, provocò un "grave sviamento" delle indagini" sull'omicidio di Chiara Poggi con la sua falsa testimonianza sulla bici nera da donna, davanti al gup di Vigevano Stefano Vitelli. Lo scrivono i giudici della prima Corte d'Appello nelle motivazioni alla sentenza con cui, il 12 ottobre scorso, hanno pronunciato una sentenza di non luogo a procedere per intervenuta prescrizione del reato di cui era accusato Marchetto.

Le dichiarazioni considerate false dai giudici vennero rese dal militare nell'ambito del giudizio col rito abbreviato che si chiuse con l'assoluzione di Alberto Stasi, condannato poi in Cassazione dopo un complicato iter processuale a 16 anni di carcere. Marchetto era stato condannato un anno fa dal Tribunale di Pavia a 2 anni e mezzo di reclusione per non aver detto la verita' a Vitelli sui motivi per i quali non aveva sequestrato quella bicicletta che era nella disponibilita' di Stasi, l'ex fidanzato di Chiara. Anche se hanno dichiarato il reato prescritto, i giudici hanno confermato la provvisionale di 10 mila euro ciascuno liquidata ai genitori e al fratello di Chiara Poggi, che, assistiti dall'avvocato Gian Luigi Tizzoni, denunciarono il carabiniere per falsa testimonianza. 

Fonte Agi