Ritrovata in Trentino l'auto di Silvestrin, scomparso da Lissone

La Peugeot con cui è uscito di casa venerdì scorso è stata trovata in provincia di Trento, chiusa e vuota, su una strada sterrata

Lissone, il 42enne Dario Silvestrin scomparso da casa

Lissone, il 42enne Dario Silvestrin scomparso da casa

Lissone (Monza e Brianza), 26 luglio 2016 - Le tracce di Dario Silvestrin per ora portano in Trentino. L'auto del 42enne lissonese, scomparso da ormai 5 giorni, è stata ritrovata a più di 200 chilometri da Lissone, chiusa a chiave e vuota. Dell'uomo però finora nessun segno, anche se le ultime informazioni arrivate ai familiari fanno pensare a un allontanamento volontario.

Silvestrin è sparito dopo essere uscito di casa venerdì mattina intorno alle 9, per un impegno con un cliente di lavoro. Intanto la Peugeot 206 del 2003, di color azzurrino, con cui il brianzolo si era allontanato dalla propria abitazione è stata trovata a Folgaria, cittadina in provincia di Trento. Tremiladuecento abitanti circa, a poco meno di 1.200 metri d'altitudine, Folgaria è nota ai più come località turistica: qui, su una strada sterrata, era parcheggiata l'auto, regolarmente chiusa a chiave.

I parenti raccontano che ad avvistare la Peugeot è stato un cercatore di funghi della zona, che ha notato la vettura un paio di volte e l'ha quindi segnalata alle forze dell'ordine. Dentro non c'erano né il cellulare, né il pc portatile né la valigetta che Silvestrin aveva preso con sé prima di uscire, venerdì.

In base alle ultime informazioni, il 42enne «ha portato via da casa due coperte, un cuscino e una bottiglia d'acqua - spiegano i familiari -. Non ci si è accorti subito della sparizione degli oggetti perché erano tutte cose che stavano in cantina da tempo, non di uso quotidiano. Molto probabilmente quindi la valigetta degli attrezzi (con cui il lissonese è uscito la mattina della scomparsa, e che ha fatto credere alla spiegazione dell'appuntamento di lavoro, ndr) era vuota e l'ha utilizzata per nascondere cuscino, coperte e acqua».

Silvestrin sarebbe stato visto al casello autostradale di Rovereto e si sarebbe fermato in un autogrill per acquistare del cibo. «La storia dell'appuntamento di lavoro quindi era solo una scusa per guadagnare tempo - ipotizzano i parenti -: in realtà dal cliente non ci è mai andato ed è partito subito per Folgaria. La strada in cui è stata trovata l'auto è una strada forestale, una di quelle di montagna». Il 42enne sarebbe rimasto in automobile diverse ore. Adesso potrebbe star ancora vagando nei boschi della zona, oppure potrebbe essere sceso fino alla strada statale lì vicino e aver preso un autobus, oppure ancora aver incontrato qualcuno.

Nel frattempo sono partite le ricerche sul luogo, che per tutta la giornata di oggi hanno visto impegnati 60 uomini tra forze dell'ordine, vigili del fuoco, Soccorso Alpino, con anche l'impiego di cani, tutti attivi nello scandagliare le aree e le montagne attorno a Folgaria e alle città vicine. Intanto hanno raggiunto la zona anche il fratello di Silvestrin, Paolo, e un altro familiare: hanno portato con loro alcuni abiti del 42enne lissonese, per fornire tracce olfattive ai cani utilizzati nelle ricerche, che proseguiranno a tappeto.

I parenti, non appena hanno saputo del ritrovamento dell'auto a Folgaria, attraverso i social-network hanno rinnovato l'appello per ritrovare Dario, chiedendo a chiunque abbia amici o familiari da quelle parti e più in generale nella zona di Trento, si tratti di residenti o di persone in vacanza, di domandare loro di «tenere gli occhi aperti» e, nel caso avessero visto il lissonese, di contattare subito le forze dell'ordine.

Dario Silvestrin vive e lavora a Lissone, dove è titolare insieme al fratello di una ditta di arredamenti su misura e in serie, la «Ottavio snc Arredamenti», azienda ereditata dal padre 4 anni fa. Venerdì mattina, tra le 8.30 e le 9, è uscito dicendo di doversi recare da un cliente ma senza specificare dove, portandosi dietro il cellulare, il computer portatile e la valigetta di solito usata per gli attrezzi con cui si prendono le misure delle abitazioni per progettarne l'arredo. Dopo di allora se ne sono perse completamente le tracce: non è tornato a casa e non ha più risposto al cellulare. I familiari ne hanno denunciato la scomparsa alle forze dell'ordine e hanno contattato la trasmissione Rai «Chi l'ha visto?», oltre all'Associazione Penelope che fornisce assistenza alle famiglie delle persone scomparse.