ALESSANDRO CRISAFULLI
Cronaca

Desio, la crociata di Don Giuseppe: "Vieni in chiesa a scaricare i tuoi Pékkamon"

Originale manifesto affisso nella parrocchia dei Santi Pietro e Paolo per portare i ragazzi a confessarsi

Il cartello mostrato don Giuseppe

Il cartello mostrato don Giuseppe

Desio (Monza), 11 agosto 2016 - «Vieni in chiesa a scaricare i tuoi Pekkamon: tutti i peccati che non ti consentono di vincere nella vita».  È un manifesto assai singolare, gustoso e quanto mai attuale, quello che don Giuseppe Corbari, parroco dei Santi Pietro e Paolo a Desio, ha affisso nei giorni scorsi all’interno della chiesa, alla periferia della città. Un manifesto che ha un obiettivo preciso: incentivare i ragazzi a frequentare la chiesa, la parrocchia, le attività e i giochi reali, anziché perdere tempo con quelli «virtuali». Come quel «Pokemon Go» che sta facendo letteralmente impazzire bambini, adolescenti e giovani di tutto il pianeta. Un’idea nata dall’osservazione. Da quel senso di amarezza e incredulità, di fronte a gruppi di ragazzini che da qualche tempo si ritrovano proprio nei pressi della chiesa...ma con lo sguardo fisso sullo schermo dello smartphone, girovagando all’apparenza senza meta. 

«Sono rimasto davvero stupito dal vedere tutti questi ragazzi che girano per cercare i Pokemon - racconta il prete, 47 anni -, tra l’altro si ritrovano proprio qui davanti, sia nei pressi della chiesa che poco più in là, dove c’è la statua. Non solo: mi hanno detto che davanti all’oratorio ci sarebbe anche una palestra, o qualcosa di simile, sempre di questo gioco». Da qui, la scintilla. Per indirizzare una manìa fine a se stessa verso un luogo, e attività, più densi di significato: «Ho pensato guarda quanto tempo che perdono - spiega don Giuseppe -, capisco la necessità di giocare, ma non con questi strumenti virtuali, senza senso». Ecco che si è messo al pc e ha elaborato i manifesti, appendendoli in chiesa: «Nel confessionale di questa chiesa - recitano - tutti i sabato pomeriggio potrai scaricare i tuoi Pekkamon, tutti i peccati che non ti consentono di vincere nella vita». Un lavoro a regola d’arte, con tanto di logo di Pokemon Go, immagine di Pikachu e foto.

«Anzichè ritrovarsi fuori dalla chiesa per cercare qualcosa che non c’è - dice - i ragazzi vengano dentro la chiesa e, confessandosi, si liberino dal male. La chiesa non è la ’palestra’ di uno psuedogioco ma un luogo dove incontrare Gesù. E poi pensino a utilizzare meglio il loro tempo: è troppo prezioso, non va sprecato con queste attività che rischiano di provocare assuefazione e dipendenza». Un vero e proprio appello, il suo, per cercare di frenare la deriva tecnologica in cui troppi bambini e giovani si stanno intrappolando da soli (spesso con la complitià o l’incuranza dei genitori): «Trovatevi, state insieme - dice - ma andate in bicicletta, fate giochi di squadra, attività più intelligenti. Non buttate via il tempo a cercare queste figure. Tra l’altro mi dicono anche che siano senza sesso, non puoi scegliere se uomo o donna, rischiano di creare confusione, ma lasciamo perdere, questo è un altro discorso...».