Tre suore missionarie uccise in Burundi, Desio piange Lucia Pulici

A diffondere per prima la notizia è stata la Diocesi di Parma, Diocesi di appartenenza delle religiose, attraverso il suo sito internet. Ancora oscure le cause, ma sembra sia stata una rapina finita male. LA SCHEDA DI SUOR LUCIA

Un soldato del Burundi, nel riquadro Bernardetta Boggian, poi Lucia Pulici e Olga Raschietti (combo)

Un soldato del Burundi, nel riquadro Bernardetta Boggian, poi Lucia Pulici e Olga Raschietti (combo)

Monza, 8 settembre 2014 - Tre missionarie italiane sono state uccise in Burundi nella loro missione di Kamenge. Secondo le prime informazioni, sembra che due di loro, l'80enne Olga Raschietti e la 73enne Lucia Pulici (LA SCHEDA), siano morte in un primo assalto alla comunità. La terza missionaria, suor Bernardetta Boggian, in un secondo attacco, dopo aver scoperto i corpi della sorelle. Lucia Pulici è di Desio, nel Monzese. La notizia si è subito sparsa in città, dove la religiosa era abbastanza conosciuta nell’ambito della Chiesa, grande il dolore.   "Sono state uccise brutalmente", ha spiegato all'agenzia Afp un alto funzionario della polizia locale, secondo cui le religiose "sono state massacrate con un coltello e poi l'assassino si e' accanito su una di loro con una pietra". 

A diffondere per prima la notizia è stata la Diocesi di Parma, Diocesi di appartenenza delle religiose, attraverso il suo sito internet. "Ancora oscure", si legge sul sito, le circostanze esatte e la dinamica dell'accaduto. Anche se, in base alle prime informazioni raccolte dalle fonti ecclesiastiche, "sembra che il duplice omicidio sia il tragico esito di una rapina da parte di una persona squilibrata".  Immediata poi la conferma della Farnesina, accompagnata da un messaggio di cordoglio del ministro Federica Mogherini, futuro alto rappresentante dell'Ue per la politica estera: “L’uccisione di suor Lucia Pulici e suor Olga Raschietti nel convento di Kamenge è un grande dolore. A nome mio e del governo vorrei porgere le più sentite condoglianze alle famiglie e all’ordine delle Missionarie di Maria Saveriane”. E conclude: “Ancora una volta assistiamo al sacrificio di chi, con dedizione totale, ha passato la propria vita ad alleviare le troppe sofferenze che ancora esistono nel continente africano. Attendiamo ora che le autorità del Burundi chiariscano quanto accaduto e ci adopereremo per riportare in Italia quanto prima le salme delle religiose”, conclude .Mentre il vescovo di Parma, monsignor Enrico Solmi, ha affiancato alle condoglianze un invito alla preghiera. 

"Un episodio del tutto inaspettato, un enorme dolore": cosi' padre Mario Pulcini, superiore dei missionari saveriani in Burundi, ha raccontato alla Misna l'accaduto. "Verso le 16.00 di ieri la sorella Bernadetta e' venuta nel mio ufficio chiedendo notizie delle sorelle Lucia e Olga che erano rimaste a casa mentre lei e la sorella Mercedes si erano recate all'aeroporto per accogliere le altre sorelle di ritorno in Burundi dal loro capitolo generale a Parma. C'era apprensione soprattutto perche' dall'interno della casa non c'erano segnali di vita: tutto era chiuso e con le tende tirate", ha raccontato. Anche padre Pulcini ha provato a chiamare le sorelle, ma senza successo. "I guardiani del cancello - ha ripreso il racconto - non le avevano viste uscire. Esito negativo lo ha dato anche una veloce ricerca nel quartiere presso alcune persone ammalate che le sorelle visitavano soprattutto di domenica. Ero davanti all'entrata con l'intenzione di forzare la serratura quando la porta si e' aperta ed e' apparsa Bernadetta, sconvolta. Aveva trovato una porta di servizio laterale alla loro casa aperta e, una volta entrate, i corpi senza vita delle sorelle Olga e Lucia". Sono state quindi allertate le autorita' civili, militari e giudiziarie e religiose; si e' proceduto ai primi accertamenti e sono iniziati gli interrogatori, soprattutto al personale di casa. Nonostante l'accaduto, le religiose della missione hanno deciso di restare a dormire nella loro casa.  "Poi questa notte - dice ancora padre Pulcini - le sorelle sono tornate a chiamarmi, temevano che l'aggressore fosse in casa. Quando siamo riusciti ad entrare abbiamo trovato anche suor Bernardetta, senza vita". 

La Pulici, 73 anni, aveva festeggiato a luglio i 50 anni di vita nella congregazione religiosa. Olga Raschietti , 80 anni, e' originaria della provincia di Vicenza, mentre Bernardetta Boggian, era originaria di Ospedaletto Euganeo e, salvo piccole pause, era dedita alla missione in Africa Centrale - Congo e ora Burundi - dal 1970. Il convento di Kamenge , dove e' avvenuta la tragedia, si trova in un quartiere settentrionale di Bujumbura e sostiene un centro per i giovani fondato dai Saveriani che promuove la convivenza tra etnie diverse.