Scala, la protesta dei ballerini: "Cambiate il programma della nuova stagione"

Milano, 10 maggio 2016 - La presentazione della stagione di balletto 2016/2017 della Scala termina tra le proteste dei ballerini, arrivati nel ridotto dei pachi chiedendo di poter parlare con il sovrintendente Alexander Pereira. Motivo delle loro lamentele proprio il programma della prossima stagione che relega i due titoli classici ("Sogno di una notte di mezza estate" di Balanchine e "Il lago dei cigni" con la coreografia di Ratmansky) a fine giugno e luglio, troppo in là nella stagione. Secondo i ballerini, arrivati nel ridotto dopo una assemblea, si tratta anche di una questione fisica con la parte più faticosa della stagione non ben distribuita e la possibilità di perdere la forma ma anche di "perdere la nostra identità" hanno spiegato, dando troppo spazio a nuove coreografie e anche al direttore Bigonzetti ("non siamo una compagnia d'autore»", hanno commentato).

"Noi avevamo chiesto di fare dei cambi nella stagione", hanno aggiunto, ma finora non c'è stata risposta. Il sovrintendente ha parlato a lungo con loro spiegando fra l'altro le difficoltà nel cambiare le cose con direttori d'orchestra famosi come Mehta che hanno dato la disponibilità di dirigere il balletto solo in alcune date, di incastrare il tutto con la stagione della lirica, e di apportare aggiustamenti con il cambio in corsa del direttore del ballo dopo che Makhar Vaziev se ne è andato in fretta e furia al Bolshoi. Alla fine tutti hanno deciso per un nuovo incontro, probabilmente domani, per cercare di arrivare a una soluzione e discutere delle stagioni future. Resta da vedere come finirà l'incontro-scontro sulla questione del cartellone che è anche un incontro/scontro su due visioni diverse del balletto della Scala, legato alla tradizione o lanciato su nuove produzioni come vorrebbe Pereira.