Saluto romano in Comune a Milano: condannato

L’avvocato Gabriele Leccisi è stato condannato a un mese e 10 giorni, con pena sospesa

L'avvocato Gabriele Leccisi

L'avvocato Gabriele Leccisi

Milano, 17 dicembre 2015 - Fece il saluto romano scatenando una bagarre in aula durante una seduta della commissione Sicurezza e Coesione Sociale del Consiglio comunale di Milano dell’8 maggio 2013. Per questo l’avvocato Gabriele Leccisi è stato condannato a un mese e 10 giorni, con pena sospesa. La sentenza è stata emessa dalla decima sezione penale di Milano che ha accolto la richiesta di condanna del pm Piero Basilone.

Gabriele Leccisi, figlio di Domenico, il politico che nel 1946 trafugò la salma di Benito Mussolini, era accusato di aver violato l’articolo 2 della legge Mancino che punisce chi nel corso di riunioni pubbliche «compia manifestazioni esteriori» tipiche di associazioni o movimenti che si richiamano al fascismo. L’avvocato partecipava alla riunione in Comune in qualità di rappresentante del Circolo culturale Domenico Leccisi, ammesso come osservatore insieme ad altri militanti di due associazioni di estrema destra che si erano dati appuntamento davanti a Palazzo Marino per protestare contro il piano rom.

All’inizio della seduta alcuni consiglieri comunali di centrosinistra avevano chiesto che uscissero dall’aula e a quel punto l’avvocato avrebbe replicato facendo il saluto romano. Si era scatenata quindi una bagarre, che aveva costretto a interrompere i lavori. Il pm Basilone ha aperto poi un’inchiesta indagando Leccisi, che è stato rinviato a giudizio e oggi condannato.

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