Le pagelle di Milan-Lazio: El Shaarawy torna Faraone

Difesa della Lazio in giornata molto negativa. De Jong solito gladiatore di Luca Guazzoni

Stephan El Shaarawy

Stephan El Shaarawy

Milano, 31 agosto 2014 - Buona la prima per il Milan di Pippo Inzaghi. I rossoneri battono 3-1 la Lazio (QUI LA CRONACA DEL MATCH) e festeggiano al meglio l'arrivo di Fernando Torres e dell'olandese Van Ginkel. Grande protagonista della gara Stephan El Shaarawy che con le sue scorribande ha spaccato in due la difesa della Lazio, molto negativa (De Vrij imbarazzante). A segno per il Milan Honda, Muntari e Menez (su rigore): non basta alla Lazio l'autorete di Alex. Candreva sbaglia un rigore.

 

Milan: 6,5. Punisce la Lazio quando ne ha la possibilità. Una squadra cinica è spesso una squadra vincente Diego Lopez: 6,5. La Lazio non arriva quasi mai in porta, risponde presente su Candreva due volte. Potrebbe far meglio sulle uscite Abate: 5,5. Gira con il limitatore tirato, poi accelera nel momento giusto per chiudere la partita: porge un assist a Muntari solo da buttar dentro. Poi falcia Candreva mostrrando i soliti limiti da difensore Alex: 6,5. Comanda la difesa e tiene basso il baricentro per non subire la velocità degli avversari. Sbava la sua prova con l'autorete Zapata: 6. Si affianca ad Alex e si lascia guidare. E' lui il primo battitore su uno spento Klose Bonera: 5,5. Si francobolla a Candreva ma fatica a limitarlo. Poi scala nel ruolo di libero. Innesca l'azione del primo gol Poli: 5,5. Manca di brillantezza atletica, la sua migliore qualità.  De Jong: 7. Solito muro alabardato, il suo rinnovo diventa vitale per il progetto di Inzaghi. Protegge la difesa con aggressività ordinata, scintille con Lulic Muntari: 6 . Inizia con tante sbavature in fase di costruzione. Ma ha il merito di farsi trovare pronto a centro area (dal 21'st Essien: 6. Rileva uno stremato Muntari) Honda: 6. In Nazionale deve aver subito l'upgrading da parte dei tecnici giapponesi. Un altro giocatore nella convinzione: ma perde tante, troppe palle (dal 31'st Armero: sv. Inzaghi si affida a lui nel momento di massima difficoltà rossonera. Dentro per pedalare) Menez: 6,5. Da "Falso Nueve" funziona a fasi alterne: non accorcia con i centrocampisti, ma libera spazio girando al largo. Poi trova il guizzo giusto (rigore e gol) che gli vale la sufficienza piena (dal 36'st Niang: sv. ) El Shaarawy: 7. La prima fuga della stagione, Honda ringrazia a rimorchio. E la sensazione di essersi svegliato dopo 18 mesi di oblio; andato via Balotelli è tornato Faraone. Grande atteggiamento di generosità, rinato All. Inzaghi: 6,5. Il Milan prova a costruire ma segna in contropiede: non può cantare già vittoria, c'è tantissimo lavoro da fare. Esulta come se avesse fatto lui gol

Lazio: 5,5. Fa la partita ma paga i troppi errori Berisha: 6. Incolpevole sui gol. Maledisce una difesa molto svagata Basta: 5. El Shaarawy lo massacra a suon di tagli alle sue spalle. E' costantemente fuori posizione De Vrij: 4. Una catena di errori pesantissimi: è in ritardo su El Shaarawy e non se ne accorge, poi trattiene Menez e causa il rigore Cana: 4,5. Il compagno di reparto lo trascina a fondo. Lui non riesce ad aiutarlo mai Radu: 5,5. Il più positivo dei 4 dietro. E questo la dice lunga sulla prova dei compagni di reparto Parolo: 5,5. Si deve ancora inserire negli schemi dei biancocelesti: i suoi inserimenti vengono annullati da De Jong. Emerge solo quando cala il Milan Biglia: 6. Geometrie elementari. Non può proporre lanci lunghi perchè Klose non riesce mai a liberarsi Lulic: 5,5. Il ruolo di interno gli preclude la possibilità di galoppare in fascia (dal 28'st Mauri: 6. Ha la palla sul piede per riaprire la gara, la calcia larga) Candreva: 6,5. Tutti i pericoli arrivano da lui: i compagni non lo supportano abbastanza. Ha la pecca di sbagliare il rigore: ma sarebbe stato probabilmente troppo tardi Klose: 5. Le scorie del Mondiale si fanno sentire nei suoi logorati muscoli da Panzer. Lontano dalla forma migliore (dal 15'st Djordjevic: 6,5. Il suo ingresso sveglia la Lazio. Molto dinamico e molto pericoloso) Keita: 5,5. La sua vivacità è fine a se stessa. Si vede poco e sbaglia molto (dal 15'st Felipe Anderson: 6. Non era difficile far meglio di Keita. Brioso e reattivo) All. Pioli: 5. La Lazio viaggia solo per vie orizzonatali e lui non vi pone alcun rimedio: impensabile far risultato così (soprattutto in trasferta) nel calcio moderno

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