Salvini assolto per aver scritto su Facebook "immigrati con scabbia"

Richiesta di archiviazione perché non c'è reato di odio o violenza per motivi razziali ma normale dialettica politica

Matteo Salvini

Matteo Salvini

AGI) - Milano, 26 nov. - "Sono in arrrivo 800 immigrati a Palermo, molti di questi purtroppo malati di scabbia. Ragazzi, su la testa, vogliono farci scomparire! Io parto per la Sicilia, io non mi arrendo. Buona domenica...Si', proprio buona...".

Per il gip di Milano, Carlo Ottone De Marchi, queste affermazioni postate su Facebook da Matteo Salvini il 15 giugno 2014 non integrano il reato di 'Discriminazione, odio o violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi".

Nella richiesta di archiviazione firmata dal pm Alessandro Gobbis viene spiegato che "appaiono del tutto insistenti profili penalmente rilevanti, non essendo emersa alcuna diffusione di idee fondate sulla superiorita' o sull'odio razziale o etnico; neppure si intravede nelle dichiarazioni stesse alcun incitamento a commettere atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi". Inoltre, secondo il magistrato queste affermazioni "si riducono a una normale dialettica politica, caratterizzante l'area ideologica rappresentata dall'esponente della Lega Nord e che, inoltre, appaiono essere contenute nella legittima e libera espressioni dell'attuale dibattito politico". A denunciare Salvini era stato l'Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori. 

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