'Ndrangheta a Milano: chiesto giudizio immediato per 57 presunti affiliati

La richiesta della procura riguarda 57 dei 59 arrestati nell'ambito dell'inchiesta sulla cosca radicata in zona Prealpi-Certosa, riuscita a mettere le mani sul catering anche a San Siro FOTO / VIDEO / LE INTERCETTAZIONI

'Ndrangheta a Milano, un frame dei video dei carabinieri che ritrae Giulio Martino (polo grigia)

'Ndrangheta a Milano, un frame dei video dei carabinieri che ritrae Giulio Martino (polo grigia)

Milano, 9 marzo 2015 - Chiesto il giudizio immediato per 57 persone legate a una cosca radicata a Milano e smantellata con una operazione dei carabinieri del Ros lo scorso 16 dicembre e che, attraverso un imprenditore vicino al clan, ha tentato, riuscendovi, di mettere le mani anche sul servizio catering per le partite del Milan allo stadio San Siro. La richiesta di immediato della Procura milanese è stata inoltrata al gip Gennaro Mastrangelo dai pm Marcello Tatangelo e Paola Biondolillo titolari dell'inchiesta assieme al procuratore aggiunto Ilda Boccassini. Dall'indagine è emerso, come è stato spiegato nell'immediatezza dei 59 arresti, uno «spaccato di vita criminale che a Milano non si registrava da vent'anni», dall'epoca delle ultime maxi-inchieste antimafia, fatto destorsioni, traffico di droga e imprenditori che «da vittime diventavano organici» alla criminalità organizzata. Tra le 57 persone (per due si è proceduto allo stralcio) per cui è stato chiesto l'immediato ci sono, tra gli altri, Giulio Martino, il presunto capo dell'organizzazione legata alla cosca di Reggio Calabria Libri-De Stefano-Tegano e radicata nei quartieri milanesi tra piazza Prealpi e viale Certosa e i suoi fratelli Domenico e Vincenzo.

Tra le persone per cui è stata depositata istanza di giudizio immediato ci sono anche un carabiniere del Nucleo tutela del lavoro, Carlo Milesi (che ha ammesso gli addebiti), un ex poliziotto, Marco Johnson, e anche un imprenditore del settore della ristorazione, Cristiano Sala. L'imprenditore, che interrogato in incidente probatorio ha confermato la ricostruzione di inquirenti ed investigatori, è stato il fondatore della holding 'Maestro di casa', fallita nel 2010, che attraverso un'altra impresa a lui riconducibile è riuscita ad aggiudicarsi il servizio di catering allo stadio San Siro per la stagione 2014-2015 'screditando' l'azienda concorrente, la It Srl, di fronte alla società appaltante, la Milan entertainment. Ora toccherà al gip decidere sulla richiesta di immediato formulata anche in base alle moltissime deposizioni di testimoni raccolti negli ultimi tre mesi da pm e carabinieri. 

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