Mc Donald’s San Babila, licenziati 4 dipendenti: «Due sono sindacalisti»

La multinazionale americana ha inviato quattro lettere di licenziamento ad altrettanti ex dipendenti del ristorante punto di riferimento dei paninari negli anni Ottanta di Nicola Palma

Il Mc Donald’s chiuso in piazza San Babila

Il Mc Donald’s chiuso in piazza San Babila

Milano, 22 luglio 2015 - A poche ore dalla chiusura improvvisa del Mc Donald’s di piazza San Babila, riscoppia la polemica sullo storico locale del centro. Sì, perché ieri la multinazionale americana ha inviato quattro lettere di licenziamento ad altrettanti ex dipendenti del ristorante punto di riferimento dei paninari negli anni Ottanta. Gli unici su 44 a non aver trovato posto in uno degli altri punti-vendita tra Milano e provincia. Almeno questa è stata la motivazione dell’azienda, sia per le due manager part time che per gli addetti alle pulizie col settimo livello.

Peccato che, attaccano i sindacati, quelle due donne siano state per anni le delegate della sede di San Babila: «Un altro capitolo di una vicenda che ha dell’inverosimile – denunciano i confederali –. Il comportamento di Mc Donald’s resta incomprensibile e inaccettabile». Prima le saracinesche abbassate a sorpresa domenica pomeriggio, poi il licenziamento di quattro lavoratori. Duro il comunicato della Filcams Cgil, che lancia una campagna social di solidarietà dal titolo McDonaldsProblems: «Solo pochi mesi fa – sostiene il segretario milanese Massimo Bonini – vantava il proprio contributo per la piena riuscita del Jobs Act: se questo è il loro contributo, crediamo se ne possa volentieri fare a meno».

Aggiunge Giorgio Ortolani, membro della segreteria: «Speriamo che questa decisione sia legata al caldo eccessivo e che l’azienda faccia subito retromarcia: noi chiediamo l’immediato reintegro dei lavoratori licenziati». Se ne parlerà nell’incontro già fissato il 28 luglio, con l’obiettivo di risolvere la questione senza dover ricorrere all’appuntamento di rito in Direzione provinciale del lavoro. Ecco la replica dell’azienda: «McDonald’s si è subito attivata per identificare le possibili soluzioni per i 44 dipendenti coinvolti, offrendo un’opportunità di ricollocazione a 40 di essi. Purtroppo non è stato possibile trovare una ricollocazione per 4 figure professionali, la cui tipologia non è più prevista nell’attuale organizzazione dei ristoranti della catena».

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