Fuorisalone, Tortona rilancia tra l’arte e la moda

Il distretto di via Tortona è stato il primo a nascere, 15 anni fa, il primo a mettere insieme artisti, creativi, aziende e negozi in un palinsesto che negli anni avrebbe posato la prima pietra per la Milano che vive la settimana del mobile al di fuori della fiera

Il distretto di via Tortona per il Fuorisalone (Newpress)

Il distretto di via Tortona per il Fuorisalone (Newpress)

Milano, 15 aprile 2016 - È per antonomasia la cittadella del design nei giorni del Fuorisalone. Il distretto di via Tortona è stato il primo a nascere, 15 anni fa, il primo a mettere insieme artisti, creativi, aziende e negozi in un palinsesto che negli anni avrebbe posato la prima pietra per la Milano che vive la settimana del mobile al di fuori della fiera. Tanto che di edizione in edizione quello che all’inizio era improvvisato, costruito lottando contro il tempo e le scarse risorse finanziarie ha acquistato la dignità di un polo della creatività, «di innovazione, produzione culturale e confronto aperto al pubblico e alla città», come piace dire agli organizzatori. Si va in Tortona non solo perché la via pullula di eventi e fino a domenica si trasforma in una fiumana di persone, con attese sulla passerella che scavalca la ferrovia, ma un approdo per istituzioni culturali e imprese che scelgono di prendere casa in questa lunga direttrice a sud di Milano. Un corridoio dritto, che passa dalle case di ringhiera a ridosso di porta Genova ai capannoni industriali recuperati e rammodernati che gravitano intorno al Mudec.

Proprio la cultura negli ultimi anni ha dato una nuova veste a un quartiere cresciuto in fretta: il Silos con le collezioni storiche dello stilista Giorgio Armani, il Museo delle culture (Mudec) che ha omaggiato Expo, Barbie e Gauguin, e Base Milano, nuovo salotto della cultura e della creatività che ha aperto i battenti il 30 marzo negli spazi ex Ansaldo. Luoghi deputati non solo a raccontare il design, ma eletti a rappresentare il circuito della XXI Esposizione internazionale dell’arte, organizzata dalla Triennale. «Tortona Design Week 2016 è un momento di grande energia creativa e partecipazione – spiegano gli organizzatori – in una zona che come dimostrano i numeri dell’edizione 2015, 115.000 visitatori, 180 eventi e oltre 20 paesi rappresentati, è protagonista del Fuorisalone. Alle proposte delle realtà attive nel distretto si uniranno i progetti di designer, famosi ed emergenti, provenienti in particolare Cina, Francia, Germania, Giappone, Inghilterra, Olanda, Polonia, Repubblica Ceca e Spagna».

L’offerta è sconfinata. Con nomi eccellenti come Karim Rashid, che oltre a essersi cimentato con il design si è messo anche ai piatti, in veste di dj, all’hotel Magna Pars, come Marten Baas che ha un progetto artistico innovativo dove i confini del design saranno spinti fino al limite, Naoto Fukasawa. Il marchio di elettrodomestici Miele prova a immaginare la cucina del futuro, un ambiente invisibile e circolare, dove il consumatore viene seguito passo passo nella preparazione dei cibi, Citizen realizza uno spazio surreale fatto di luce danzante, mentre i viennesi di Vasku&Klug si cimentano con i candelabri rivisitati in chiave moderna. Debutta anche uno spazio di co-working del design curato da Archiproducts un luogo che rimarrà attivo anche dopo la settimana del mobile.

 

 

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