Finmeccanica, appello: 4 anni e mezzo a Orsi e 4 anni a Spagnolini

Le accuse sono corruzione internazionale e false fatturazioni. Il pg aveva chiesto di condannare i due a 6 e 5 anni di carcere.

Tribunale (foto d'archivio)

Tribunale (foto d'archivio)

Milano, 7 aprile 2016 - L'ex presidente e ad di Finmeccanica Giuseppe Orsi e l'ex ad di AgustaWestland Bruno Spagnolini sono stati condannati rispettivamente a 4 anni e mezzo e a 4 anni in appello a Milano nell'ambito del processo con al centro presunte tangenti per un appalto da 560 milioni di euro per la vendita al governo di Delhi di 12 elicotteri. Le accuse sono corruzione internazionale e false fatturazioni. Il pg aveva chiesto di condannare i due a 6 e 5 anni di carcere. 

I giudici hanno poi riconosciuto il reato di false fatturazioni in relazione solo ai contratti con la Ids Tunisia per gli anni tra il 2008 e il 2011 per oltre 14 milioni di euro. Hanno inoltre revocato la sospensione condizionale a entrambi e a Orsi non hanno concesso le attenuanti generiche. La seconda Corte d'Appello, presieduta da Marco Maiga, ha ridotto, rispetto al giudizio di primo grado, la provvisionale da versare all'Agenzia dell'Entrate da 1 milione e mezzo a 300 mila euro e disposto, come il Tribunale di Busto Arsizio, la confisca di 7.5 milioni di euro complessivi. Confermate anche le pene accessorie. Le motivazioni saranno pronte in 15 giorni. Con la sentenza di oggi, in sostanza, è stato ribaltato il verdetto dell'ottobre del 2014 con cui Orsi e Spagnolini erano stati assolti dall'accusa di corruzione internazionale e condannati a 2 anni di carcere solo per le false fatturazioni.

DIFESA: "RICORSO CASSAZIONE" - Per gli avvocati Ennio Amodio e Novella Galantini la modifica del reato di corruzione da "atto contrario ai doveri di ufficio" all'ipotesi "nell'esercizio delle funzioni", come stabilito dai giudici di appello di Milano, rende la sentenza "inspiegabile", perche' questa fattispecie di reato "è esclusa nella corruzione internazionale". Per i legali di Orsi, "nei casi di corruzione di un funzionario estero se non si prova che e' stato fatto qualcosa contro i doveri di ufficio, contro la legge, non c'e' reato". Per questo motivo, continuano i difensori dell'ex numero uno di Finmeccanica e in precedenza a.d. di Agusta Westland, "riteniamo che questo reato non possa sussistere e verra' travolto dal giudizio di Cassazione". 

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