All'ex Ansaldo nuove imprese, cultura e buon cibo. La Stecca è pronta a voltare pagina

Ecco il progetto di riqualificazione. Lavori da maggio. L'ex simbolo di un'industria pesante e rampante diventa luogo di cultura, creatività e ospitalità per artisti di passaggio di Giambattista Anastasio

L'ex Ansaldo, presentato il progetto di riqualificazione dell'ex Stecca

L'ex Ansaldo, presentato il progetto di riqualificazione dell'ex Stecca

Milano, 1 aprile 2015 - Da fabbrica emblema dell’industrialismo rampante e pesante a «fabbrica moderna», votata alla produzione culturale. Questo il destino delle storiche acciaierie ex Ansaldo, aperte nel 1904 tra via Tortona e via Bergognone e acquistate dal Comune negli anni Novanta, in seguito alla dismissione delle attività originarie. Solo 5 giorni fa negli ex capannoni industriali ha aperto il Museo Delle Culture, ieri ecco la presentazione del progetto di riqualificazione dell’ex Stecca, il cuore nevralgico della fabbrica che fu. I lavori inizieranno a maggio e proseguiranno fino alla fine di novembre. L’investimento ammonta a 5 milioni di euro, il Comune contribuirà con 1,8 milioni. La parte restante dovrà essere assicurata dal quintetto che si è aggiudicato il bando e che avrà in gestione gli spazi per 12 anni: Arci Milano, Avanzi, Esterni, H+, Make a Cube. Tre i piani dell’edificio che saranno riqualificati per un totale di 6mila metri quadrati, escluso il piano sotterraneo. Quel che ne nascerà sarà «non un centro culturale – avverte Daniela Cattaneo, fondatrice di “H+” –, ma un luogo con la cultura al centro». Progetto curato da «Onsitestudio». I dettagli, allora.

Le due grandi sale al pianterreno ospiteranno un bar-gastronomia sempre aperto con prodotti a chilometro zero, un bookshop, un cinema-teatro e diversi palchi a disposizione per spettacoli live in modo che possa essere stilato un fitto calendario di eventi. Salendo al primo piano, invece, sarà possibile immergersi in un mondo fluido e in continua evoluzione, composto da diversi spazi sempre in sinergia tra loro: il co-working, ovvero l’ufficio condiviso a disposizione di chi un ufficio non ha, sarà a stretto contatto con laboratori nei quali si incoraggierà la produzione di idee e imprese. Laboratori che ambiscono ad accelerare la creazione di brand culturali e di imprese della creatività. Quindi l’ostello, concepito come una residenza per ospiti e artisti di passaggio, un po’ come una seconda casa, un recapito provvisorio ma personale. Infine, ecco il ristorante, atipico anch’esso perché l’approccio segna un mix tra laboratorio e azienda agricola al fine di valorizzare la produzione e la trasformazione delle materie prime.

«Dopo il Museo delle Culture, nasce all’ex Ansaldo, uno spazio destinato alla creatività, aperto e capace di generare cultura: la nostra città si allinea alle maggiori città europee» sottolinea il sindaco Giuliano Pisapia. «Innovazione, inclusione e socialità trovano casa nell’ex Ansaldo – commenta Cristina Tajani, assessore comunale alle Politiche per il Lavoro –. Un progetto ambizioso, di respiro internazionale, destinato a consegnare alla città un luogo dedicato alla creatività e alle sue molteplici declinazioni, da quella strettamente imprenditoriale a quella più ricreativa». giambattista.anastasio@ilgiorno.net

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro