Milano, 30 ottobre 2014 - La signora Olimpia, nata nel 1924 a Crescenzago quando ancora non era un quartiere del Comune di Milano, vedova e senza figli, aveva deciso, poco prima di compiere 80 anni, di donare i risparmi di una vita in beneficenza. Aveva disposto, con testamento olografo, di destinare 70.000 euro del suo patrimonio a Palazzo Marino per la cura degli anziani. La donazione è stata accettata formalmente oggi dall'Amministrazione comunale che, con una deliberazione di Giunta, ne ha vincolato l'uso. Grazie alla signora Olimpia, scomparsa lo scorso maggio a 90 anni, anziani soli, non autosufficienti ed economicamente disagiati potranno ricevere un contributo di 400 euro per l'impiego di una assistente familiare fornita dallo sportello CuraMi del Comune.
"La generosità dei milanesi - commenta l'assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino - permette ancora oggi in tempi di crisi di aiutare chi è più bisognoso. Dopo i 300 mila euro lasciati qualche mese fa, riceviamo oggi un'altra donazione di una nostra concittadina. Grazie a lei gli anziani soli e disagiati potranno contare su un contributo per l'assunzione di una badante che provvederemo noi a trovare attraverso il nostro servizio". Lo sportello CuraMi gestito per conto dell'Amministrazione comunale dalla Cooperativa Eureka (Pio Albergo Trivulzio) ha iniziato la sua attività alla fine del febbraio scorso e fornisce aiuto per la ricerca e l'impiego di assistenti familiari formate e per assunzioni in regola: badanti, tate, baby sitter e colf. In questi primi mesi ha gestito quasi 16 mila contatti (telefonate, e-mail, utenza allo sportello) e dato luogo a 1.890 colloqui con le assistenti familiari inserite nel data base, con le famiglie in cerca di personale e con entrambi per la finalizzazione di un contratto. Ad oggi sono 140 le assunzioni in regola effettuate tramite lo sportello.
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