Cittadino cronista, la storia di Bruno: "Curo via Pecorini da 15 anni"

A 88 anni, tutte le sere scende in strada, con i suoi attrezzi in spalla (dai rastrelli alle zappe) e si dà da fare per “curare” la via

Via Pecorini

Via Pecorini

Milano, 23 febbraio 2018 - Il 21 maggio compirà 89 anni. Tutte le sere scende in strada, con i suoi attrezzi in spalla (dai rastrelli alle zappe) e si dà da fare per “curare” la via. Infila piantine nella terra e le innaffia. Toglie erbacce e rifiuti. Spazza il vialetto pedonale. Così da almeno 15 anni. Si chiama Bruno Poli, questo “angelo” che ha saputo portare il bello in via Pecorini, uno spicchio di città lungo circa 150 metri che unisce il quartiere Forlanini al sottopasso che porta a Monluè, all’estrema periferia sud est. Senza di lui sarebbe stata un’anonima stradina ciclopedonale, magari pure presa di mira dai vandali, chissà. Il signor Bruno non lascia a nessuno neppure il tempo di sporcare: tutte le sere esce di casa (abita proprio lì accanto) e si attiva abbellendo tutti i pezzetti di terra che ha trasformato in meravigliose aiuole. E quasi gli dispiace, che la sua storia sia venuta a galla, grazie a un post scritto su Facebook dal consigliere di Municipio 4 Marco Cormio (Pd). Il dispiacere è dato dal fatto di finire sotto i riflettori: «Non voglio apparire, anzi. Io lavoro di sera proprio per non essere notato». Così ogni giorno dà un sapore di magia a tutto ciò che fa: al mattino gli abitanti escono di casa e trovano una piantina nuova, un angolino pieno di fiori, un mucchietto di terra riempito di semi che crescono in segreto. «Ma c’è anche un altro motivo che spinge mio marito a uscire di sera – interviene la moglie Giuseppina –: è un animo solitario. E fermarsi a chiacchierare con le persone, dice lui, “gli fa perdere tempo prezioso”». Un piglio da milanese, acquisito col tempo.

Il signor Bruno è arrivato all’ombra della Madonnina nel 1948, dal Trentino, e non ha più lasciato Milano. Pure la moglie è trentina: «È venuto a prendermi – racconta lei, alludendo al fatto che Bruno sia tornato nella sua terra solo per farle la corte – e poi ci siamo sposati. Ormai sono passati 51 anni». Hanno avuto due figli, lui ha lavorato una vita come tassista, lei come casalinga. E adesso, la stradina di cui il signor Bruno si prende cura è amata anche dalla sua Giuseppina. Adesso c’è chi, in Municipio 4, propone di conferire a questo cittadino un riconoscimento: l’Ambrogino d’Oro, per la cura e l’amore che in tutti questi anni ha dimostrato di avere.

«Ho presentato alle figure competenti del Municipio 4 – scrive il consigliere Marco Cormio su Facebook – la richiesta di avviare un’istruttoria per deliberare la proposta al sindaco di assegnare la Benemerenza civica al signor Bruno Poli».

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